Nomine ufficio presidenza e commissione vigilanza, Febbo torna a criticare il M5S

02 Luglio 2014   12:17  

"Credo che il confronto con il M5S, già dalle prime battute, stia assumendo dei contorni che ricordano l'infanzia, quando chi portava il pallone, se lo riprendeva se le cose non andavano bene". E' il commento del Capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo, che torna a fare alcune precisazioni sull'elezione dei componenti del nuovo Ufficio di Presidenza, fortemente criticata dagli esponenti del M5S. "Ho già spiegato in Aula - continua Febbo - che in Consiglio esistono due minoranze: una, quella del centrodestra, con 7 rappresentanti e l'altra, dei 5 Stelle, con 6 membri. Quelle dell'Ufficio di Presidenza sono cariche istituzionali, che devono essere da garanzia per l'intera Assemblea. E se alcuni Consiglieri di maggioranza, non solo del PD, hanno voluto indicare Gatti e D'Ignazio non vedo cosa ci sia da gridare allo scandalo, visto che si trattava di candidature di alto profilo. D'altronde, per lo stesso motivo, anche noi abbiamo votato Di Pangrazio come Presidente, avendolo già conosciuto e apprezzato negli anni scorsi". Il Capogruppo di Forza Italia torna anche sul 'nodo' della Presidenza della Commissione di Vigilanza. "Anche in questo caso - continua Febbo - vale la precedente riflessione: noi del centrodestra, dopo un ampio dibattito tra le varie forze, abbiamo scelto di convergere sul nome di Lorenzo Sospiri (inizialmente indicato per l'Ufficio di Presidenza), perché rappresenta la massima garanzia per le opposizioni, anche e soprattutto alla luce delle battaglie che ha condotto al Comune di Pescara e in Consiglio regionale nella passata Legislatura. Di qui il nostro invito anche al M5S, i cui esponenti non possono vantare sicuramente questa lunga esperienza di votare saggiamente per lui alla Presidenza della Vigilanza".


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