Non c'è più gusto ad essere sfollati

di Marco Sebastiani

28 Agosto 2009   11:43  

Anche stamattina mi sono svegliato con quel leggero velo di sudore che mi ricorda che non ero ubriaco o drogato ieri sera quando sono andato a dormire in una tenda montata in via strinella, è tutto vero.. siamo sfollati terremotati. ma non è il caso di fare polemica, ce lo ha detto anche Chiodi di essere ottimisti e lanciare a tutti messaggi di fiducia sull'operato del governo e speranza per la rinascità della città.

Non perdo il buonumore neanche quando mi ricordo che devo lavarmi faccia, denti, orecchie e appendici varie in una fontanella di un parco che si apre e si chiude grazie ad un pappagallo.

L'ho già detto, sono ottimista, sono convinto che la stessa acqua che adesso ci sembra ghiacciata ad ottobre la sentiremo calda come un brodo. Decido che è arrivato il momento di ripartire, basta fare il terremotato, mi dico, andiamo all'ufficio della Fintecna e facciamoci dare questo contributo per la ricostruzione. E ricordati l'ottimismo..

Rapida fila e tocca a me. Io posseggo due case, una a S.Elia, classificata A, costruita in 18 anni da mio padre e l'altra a S. Francesco, classificata B, ereditata da mia nonna (sfortunati quelli di voi che mia nonna non l'hanno mai conosciuta.. una gran donna incapace di fare del male e di pensare male di chiunque.. non ottimista, solo buona).

Abbiamo deciso in famiglia di riparare la casa B, che ha molti più danni, in modo di poterla riaffittare e garantire, da una parte un appartamento in + disponibile per una famiglia sfollata, dall'altra quei 500/600 euro di entrata fissa da dividere a metà con mia sorella, unico reddito garantito all'epoca degli stage (la famosa speculazione edilizia di cui parlava quel comunistaccio di Chiodi).

Per la casa in cui viviamo si vedrà, c'è tempo e intanto stiamo mettendo su una casetta di legno.

A proposito un grazie a Mezzo Gaudio (Cialente) per aver fermamente deciso che le casette di legno andranno sicuramente rimosse.

Comunque la solerte impiegata di Fintecna mi spiega in che modo posso ricorrere all'erogazione dei fondi e quale secondo lei è la modalità più giusta da seguire.

Ci tiene a precisare in più occasioni che, anche se è Fintecna a gestire la faccenda ricostruzioni case categorie B e C, tutto quello che manca e che non è ancora pronto e solo per colpa del Comune.

Il mio ottimismo inizia a vacillare quando mi dice che i fondi, essendo seconda casa, copriranno al massimo l' 80% del danno e che l'iva è a nostro carico, che vuol dire 16.000 euro + iva per riparare la mia seconda casa, ammesso che bastino gli 80.000 euro previsti. Il mio ottimismo è in ginocchio quando penso che ai 16.000 euro dovremo aggiungere quelli necessari a ricostruire la prima casa, naturalmente continuando a pagare le tasse di proprietà dei due immobili che sono agibili.

Ho capito però che questo è il 100% del danno subito di cui si parlava, era solo un errore di interpretazione; il danno subito era quello delle casse pubbliche che non hanno avuto entrate aquilane per mesi e il 100% lo ripagheremo noi a loro, con i dovuti interessi.

La parte comica di tutto questo è l'espressione con cui l'impiegata mi spiega tutte queste belle novità; la sua mimica facciale sembra dire: " mi dispiace, lo so che è brutta da mandar giù, ma tant'è. per fortuna che è toccato a voi e non a me!"

Esco dal Dicomac che ho una voglia pazza di morire, uccidere prima di morire, smuovere le montagne, andarmene via e fregarmene di tutto, augurarmi che cominci a piovere benzina e prosperi accesi e via dicendo..

Poi pian piano mi tornano alla mente quelle giornate di fine aprile in cui ci si radunava per cercare una via d'uscita a tutto questo, mi ricordo del perchè alcuni ragazzi vivono nelle tende di via strinella, mi ricordo perchè ho scelto questo piuttosto che farmi dare un lavoretto da chiunque sfruttando quel momento di pietismo verso gli aquilani dei primi mesi dopo l'anno zero.. mi torna l'ottimismo, forse anche la fiducia.. mi dico e mi ridico che devono stare attenti loro, pensare bene alle decisioni che prendono, guardarsi alle spalle ogni tanto, perchè le 3e33 del 6 aprile stanno per arrivare, non manca molto..

Conclusione: per ricostruire la vostra casa affidatevi alla Fincotti S.p.n.r. (società per niente responsabile)..solo la Fincotti vi incula direttamente senza girarci troppo intorno col massimo della trasparenza. Saprete da subito infatti quanto ce l'ha grande il mandingo che vi verrà assegnato.. Fincotti infine garantisce un supplemento gratuito di preservativi ricoperti di carta vetrata perchè l'esperienza resti indimenticabile...l'Iva naturalmente è a vostro carico.

Marco Sebastiani, comitato 3e32

 


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