Notificato il giudizio immediato a Parolisi. La difesa pensa all'abbreviato per avere sconto di pena

26 Gennaio 2012   10:20  

Il 27 febbraio inizierà il processo a carico di Salvatore Parolisi, dal 18 luglio in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Melania Rea. Il decreto di giudizio immediato, firmato dal gip Giovanni de Rensis che ha accolto la richiesta della procura, è stato notificato ieri al caporalmaggiore.

I due reati e le quattro aggravanti contestati nel provvedimento,, omicidio aggravato dal fatto di averlo commesso sul coniuge e dalla minorata difesa della vittima, vilipendio e deturpamento di cadavere, sono da ergastolo. Dall'accusa, comunque, scompaiono la premeditazione e il concorso.

Scrivono, tra le altre cose, il procuratore Gabriele Ferretti e i sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi: è stato lo stesso Parolisi a deturpare il cadavere della donna per "conseguire l’impunità dal delitto di omicidio pluriaggravato, tentando di depistare le indagini mediante l’inserimento sul luogo del delitto di elementi di confondimento". Parolisi "ha agito con crudeltà consistita nel proseguire nell’azione lesiva anche quando la donna, ancora cosciente, era ormai incapace di difendersi a seguito dei colpi ricevuti da tergo e nell’infierire sul suo corpo con ben 35 coltellate".

I legali del caporalmaggiore hanno ora quindici giorni di tempo per chiedere l’abbreviato. Un rito che, in caso di condanna, consente di avere la riduzione di un terzo della pena. 


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