Nucleare in Italia, l'assordante silenzio della Regione Abruzzo

Chiodi non parla, Consiglio boccia il no al nucleare

16 Marzo 2011   20:44  

Nelle ore in cui il mondo è con il fiato sospeso per l'emergenza nucleare che si profila dopo il violento terremoto, seguito da tsunami, che ha colpito il Giappone, il tema "nucleare sì, nucleare no" torna di attualità anche in Italia, dove, in ogni caso, era prevista una (nuova) consultazione popolare attraverso un referendum fissato per il prossimo 12 giugno.

Nonostante il pronunciamento della Corte costituzionale, che lo scorso 2 febbraio ha stabilito, anzi confermato, che il parere delle Regioni è obbligatorio - seppur non vincolante - nel procedimento per la scelta dei siti dove realizzare le nuove centrali nucleari, l'Abruzzo ancora non si sbilancia.

La Corte ha sostanzialmente cassato l'articolo 4 del Decreto attuativo la legge del 2009 sul nuovo programma nucleare previsto dal governo Berlusconi, che escludeva ogni coinvolgimento delle Regioni.

Il presidente della Regione Chiodi è forse l'unico che, in queste ore, non si è espresso. Mentre lo hanno fatto tutti i suoi colleghi governatori.

Contrari alla realizzazione di una centrale nucleare, almeno sul loro territorio, si sono detti i presidenti di Emilia Romagna, Marche, Basilicata, Toscana, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Calabria, Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano, che hanno dato parere negativo.
Favorevoli restano invece Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore