Le indagini su Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, potrebbero prendere una svolta importante prima dell'interrogatorio di garanzia. Emergono nuovi dettagli rilevanti, tra cui l'acquisto online di nastro adesivo compatibile con quello trovato sul luogo dell'aggressione, effettuato da Turetta due o tre giorni prima dell'ultimo incontro con la vittima.
Questo nuovo elemento potrebbe contribuire ad aggravare le accuse contro il 22enne, aprendo la possibilità di contestare la premeditazione oltre all'omicidio e al sequestro di persona. Le indagini suggeriscono che l'acquisto del nastro adesivo, unito all'uso di coltelli e alle ricerche online sul percorso di fuga, potrebbe avallare la tesi della pianificazione del crimine.
Inoltre, le autorità stanno valutando l'ipotesi di contestare anche l'occultamento di cadavere, poiché Turetta avrebbe caricato il corpo della giovane in auto, percorso oltre 100 chilometri e poi abbandonato il cadavere in un dirupo vicino al lago di Barcis. L'autopsia, prevista per l'1 dicembre, sarà cruciale per determinare ulteriori aggravanti, come la possibile crudeltà nell'omicidio.