Nuovi parcheggi a pagamento, il PdL fa ricorso al Tar

Ma il Comune vuole andare avanti

13 Giugno 2008   09:16  

Era presa ad esempio in tutta la regione, coi suoi parcheggi che, a differenza degli altri capoluoghi abruzzesi, con somme accessibilissime, permettevano di sostare anche l’intera giornata, a differenza anche del capoluogo regionale, dove per ogni ora di sosta si paga un euro.

Oggi, il Comune di Pescara istituisce 2.745 parcheggi a pagamento a Portanuova, Colli e all’ospedale. Con, ironia della sorte, vincitrice dell’affidamento, la società Ecoesse, della quale fa parte lo stesso amministratore, Santilli, della società consortile M&P che gestisce il servizio a L’Aquila.

E l’opposizione già va all’attacco, ieri i consiglieri del Pdl hanno lanciato un ultimatum all’amministrazione: se non verrà bloccata la firma del contratto con la Ecoesse, scatteranno ricorsi al Tar e denunce alla magistratura ordinaria e contabile.

Ma l’amministrazione non si intimorisce, l’assessore al traffico, Antonio Blasioli, ha avvertito infatti che l’ente andrà avanti, perché  “siamo sicuri della trasparenza di tutti gli atti fin qui prodotti in tema di affidamento della gestione dei parcheggi a pagamento”.

Il centrodestra spera di fermare l’appalto, ma dopo la risposta negativa arrivata ieri da Blasioli, il Pdl si sta già organizzando per avviare un’azione giudiziaria collettiva, cioè una “class action”, con il coinvolgimento dei cittadini attraverso la raccolta di firme nei quartieri interessati.

I consiglieri di opposizione hanno anche inviato una lettera a sindaco, direttore generale, segretario generale, direttore dell’area urbanistica e prefetto, per chiedere la sospensione della firma del contratto con l’Ecoesse. Sarebbe illegittima infatti,  secondo i consiglieri, la delibera varata dalla giunta nella precedente consiliatura, per dare in gestione a un privato, tramite gara, 2.745 nuovi parcheggi a pagamento.

Secondo Lorenzo Sospiri una vicenda simile si è verificata anche a Roma, dove “il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso presentato dalle associazioni dei consumatori e dai cittadini, ha annullato la decisione del Comune di istituire una nuova zona di sosta a pagamento nel quartiere Ostiense”.

Prende in considerazione anche l’aspetto occupazionale il capogruppo del PdL, Albore Mascia, che si domanda, dal momento che nella fase iniziale saranno solo 16 i dipendenti di Alternativa 83 che verranno assorbiti dalla nuova società , “gli altri che fine faranno?”.

MS


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