Oltre le parole di Borghezio: un super-piano per il centro

Area a fattibilità immediata

11 Gennaio 2011   14:01  

Questi i commenti, gli ultimi di un diluvio di reazioni indignate, del presidente del consiglio comunale dell'Aquila Carlo Benedetti e del consigliere di opposizione Enzo Lombardi all'indomani dell'intervista shock del europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio.

Che ha provocato un diluvio di polemiche risposte al vetriole praticamente da tutti gli esponenti pollici abruzzesi, a cominciare dal presidente Gianni Chiodi, e ha sollevato un polverone anche a livello nazionale.

Benedetti e Lombardi. Opposti schieramenti ma entrambi abruzzesi, ovvero seguendo il Borghezio pensiero, non emendabile da goffi tentativi di smentita, appartenenti ad una regione che è un peso morto, e per di più terremotati, o meglio terroni-motati, ossia propensi alla lamentela e alla sceneggiata, incapaci a cavarsela da soli, privilegiati rispetto agli alluvionati del Veneto, in eterna attesa di aiuti dall'alto e dal nord. Che insomma già hanno avuto tanto, se non troppo. Il sindaco Massimo Cialente non vuole tornare sulla vicenda. Ribadisce il no-comment sarcastico di ieri e spiega, riunioni importati oggi, non ho tempo a perdere con Borghezio, afferma a microfono spento. E proprio questa mattina, in conferenza stampa bi-partisan oggi in Comune è stato illustrato una mozione con cui si intende imporre al governo e alle strutture commissariali, sempre più oggetto di critiche per la loro auto-referenzialità e mancanza ristati concreti, l'istruzione di un'area a fattibilità immediata del centro storico dell'Aquila, che va dalla villa comunale alla fontana luminosa dove completare con impegno di uomini, mezzi e risorse straordinarie, pari a quello messo in campo per il progetto case, la ricostruzione in 12 mesi. Sfida non impossibile , da cui dipende il futuro della città, basta concentrarsi sui fatti e non sulle chiacchiere al vento.

LA MOZIONE BIPARTISAN PER LA RICOSTRUZIOEN DEL COMUNE DELL'AQUILA

Una mozione consiliare per individuare un’area “a fattibilità immediata” corrispondente all’asse corso Vittorio Emanuele – corso Federico II, entro cui avviare e completare la ricostruzione entro 12 mesi, calibrando gli interventi sul modello operativo che ha portato alla realizzazione del progetto Case.

Questa l’iniziativa illustrata quest’oggi, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente del consiglio comunale dell’Aquila Carlo Benedetti, del Pdci, e dal presidente della commissione consiliare Garanzia e Controllo Enzo Lombardi, di area Pdl.

Partendo dalla considerazione che il centro storico dell’Aquila, tra i più grandi del Paese, “non vede ancora interventi di ricostruzione”, il documento, che verrà discusso lunedì prossimo in consiglio comunale, si sofferma sul problema della chiusura e della delocalizzazione delle numerose attività produttive e professionali, nonché delle sedi istituzionali, che vi erano collocate, e sul suo valore fondante rispetto all’identità stessa del capoluogo d’Abruzzo.

“Per evidenti ragioni- si legge nel testo della mozione, sottoscritta anche dal capogruppo Pd Vito Albano e dal capogruppo Pdl Franco Mucciante – non appare verosimilmente possibile l’immediata ricostruzione nella sua globalità e, pertanto, viene negato agli aquilani il diritto alla concreta fruibilità dei luoghi più significativi e, conseguentemente, il diritto al mantenimento della propria identità sociale e storica. Circostanza- prosegue il documento – aggravata dalle scelte non chiare ed anzi in contraddizione, nella tempistica e nelle modalità degli interventi sinora proposti, recanti poco condivisibili e farraginose indicazioni”.

La mozione contiene pertanto l’invito al sindaco e alla giunta a compiere “ogni attività monocratica e deliberativa necessaria a richiedere e promuovere un intervento normativo ed economico-finanziario straordinario del Governo e, se necessario, del Parlamento, calibrato sul modello del progetto Case e idoneo a progettare, avviare e completare, entro 12 mesi, la ristrutturazione della zona del centro storico compresa lungo l’asse fondamentale Corso Federico II – corso Vittorio Emanuele, comprensivo di piazza Duomo e piazza Palazzo, con la sede comunale”.

“La zona deve essere dichiarata area a fattibilità immediata – hanno spiegato Benedetti e Lombardi – e, a tale scopo, avvieremo, subito dopo l’approvazione del documento da parte del consiglio comunale, tutti i necessari contatti con il presidente Berlusconi, il commissario straordinario e le sue articolazioni, unitamente al sindaco e all’intero consiglio. Questa iniziativa ha il valore della concretezza, cui si aggiunge un elemento fondamentale, quale quello della condivisione da parte delle forze di maggioranza e opposizione perché – hanno concluso - la sfida della ricostruzione si vince solo uniti e determinati nell’intraprendere percorsi sinergici”.


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