Omicidio Butti: Cavatassi ancora in carcere in Thailandia, famiglia in angoscia

23 Marzo 2011   13:38  

Denis Cavatassi, l'imprenditore teramano ritenuto il mandante dell'omicidio del socio in affari in Thailandia, Luciano Butti, non e' stato ancora scarcerato. L'autorita' giudiziaria thailandese non si e' ancora espressa nonostante siano stati forniti tutti gli elementi di prova sull'estraneita' dei fatti del quarantaduenne ristoratore tortoretano e, inoltre, sia stata accesa la fideiussione bancaria per il pagamento della cauzione che ad oggi lo avrebbe dovuto rimettere in liberta'.

La sorella di Denis, Romina Cavatassi che si trova a Phuket, racconta su Facebook: "Mi trovo in Thailandia dove sono arrivata il 19 marzo per una vacanza da sogno, che invece purtroppo si e' trasformata in un incubo. Chiunque conosca Denis non ha avuto e non ha il minimo dubbio sulla sua innocenza e sul fatto che sia stato incastrato in una bruttissima vicenda. Denis e' molto scioccato ma sta fisicamente bene. Non lo hanno ancora rilasciato. Le prove sono praticamente inesistenti. Sembra assurdo che si possa formulare un'accusa cosi' grave senza uno straccio di prova plausibile e senza un movente. Spero solo che prendano almeno in considerazione l' ipotesi di avere preso una cantonata infinitamente grande e che indaghino per bene seguendo altre piste plausibili".

I familiari di Denis sono preoccupati ed angosciati. Il fratello di Denis, Adriano Cavatassi, racconta che prima di essere assassinato, Luciano Butti aveva avuto con il killer una lite legata, sembra, ad un prestito o ad un anticipo di denaro.


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