Omicidio Manoppello: a settembre uccise la madre, ora Di Nunzio ha tentato di suicidarsi. E' grave

Numerosi richieste di misure alternative al carcere

15 Febbraio 2012   18:37  

Ha tentato di uccidersi nel carcere di Teramo il 27enne che a settembre dello scorso anno uccise la madre, Maria Teresa Di Giamberardino, a Manoppello Scalo (Pescara). Valentino Di Nunzio e' stato ricoverato ieri in gravi condizioni all'ospedale di Teramo.

A renderlo noto e' il suo legale, Isidoro Malandra, spiegando che era recluso nel carcere di Teramo nonostante le reiterate richieste di disporre misure alternative al carcere.

L'ultima istanza, che comprendeva la richiesta di perizia per accertare la pericolosita' di Di Nunzio, e' stata depositata il 12 dicembre scorso ed e' stata rigettata dal gip di Pescara, Sarandrea, con il parere negativo del pm Campochiaro.

La stessa direzione del carcere di Teramo ha presentato due istanze di trasferimento motivate dall'incompatibilita' con la custodia cautelare in carcere delle condizioni di salute del ragazzo, affetto da una grave malattia mentale accertata anche dai sanitari penitenziari.

Il giovane, spiega Malandra, aveva manifestato propositi suicidi e rifiutava i farmaci gia' dall'8 febbraio e solo ieri si e' venuti a conoscenza di un tentativo riuscito di autolesionismo che si e' concretizzato in una grave lesione del midollo spinale ed e' previsto un intervento chirurgico per sabato.

Malandra parla di un "grave errore commesso dai magistrati pescaresi" e dell'evidente "mancata comprensione della gravita' della patologia da cui Di Nunzio e' affetto".

Si e' arrivati quindi a un "dolorosissimo esito, che infligge ulteriore danni a chi ha gia' subito la grave perdita" di Maria Teresa Di Berardino.

L'avvocato non condivide neppure la richiesta del pm di giudizio immediato. Ora "non resta ai magistrati pescaresi che rimediare per quanto e' ancora possibile". 


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