Omicidio Mollicone: L'Agonia di Serena, l'Esperta svela Dettagli Scioccanti durante il Processo
Ancora una volta, l'orribile morte di Serena Mollicone è stata ripercorsa in un'aula di Tribunale, e le rivelazioni dell'esperta Cristina Cattaneo hanno lasciato attoniti i presenti. Nel corso del processo di appello presso la Corte d'Assise di Appello di Roma, l'anatomopatologo e professore di Medicina Legale all'Università degli Studi di Milano ha dichiarato che la lunga agonia di Serena, durata quasi dieci ore, poteva forse essere evitata se intervenuti tempestivamente. La giovane è deceduta per asfissia causata dall'imbavagliamento durante il tragico evento.
Le testimonianze hanno rivitalizzato l'inchiesta sull'omicidio della ragazza di Arce, in provincia di Frosinone, avvenuto nel giugno del 2001. Nel processo di primo grado del luglio 2022, le accuse contro i cinque imputati erano cadute, ma il processo di appello ha riportato nuovamente l'attenzione su questo caso di cronaca nera.
Durante l'udienza, è emerso che il calco della mano di Marco Mottola, uno degli imputati, è misteriosamente scomparso tra i reperti. Questo particolare ha suscitato perplessità tra gli avvocati della difesa, privandoli della possibilità di dimostrare la compatibilità con i presunti colpi. La Cattaneo ha chiarito che la forma del cranio di Serena è coerente con la lesione sulla porta della caserma dei carabinieri, sostenendo che la testa ha impattato durante l'aggressione.
Il processo si è aperto con la proiezione del video del luogo del ritrovamento del cadavere, segnando l'inizio di un nuovo capitolo nelle indagini. L'ascolto dei testimoni, tra cui il padre di uno degli imputati e il barbiere di Marco Mottola, potrebbe fornire ulteriori dettagli per far luce su questa tragica vicenda. La scorsa udienza aveva approvato la riapertura del processo, accogliendo la richiesta della Procura Generale di ascoltare 44 testimoni. La strada per la verità si annuncia ancora lunga, e la giustizia continua a cercare risposte per Serena Mollicone.
