Omicidio Pavone, la Cassazione conferma colpevolezza di Gagliardi, condanna 19 anni

12 Ottobre 2017   10:29  

La prima Corte di Cassazione, ha riconosciuto la colpevolezza di Vincenzo Gagliardi, accusato di omicidio volontario di Carlo Pavone, morto dopo un anno dal suo ferimento mortale.

Anche se nel giudizio dei giudici è caduta definitivamente, l’aggravante della premeditazione, che per Gagliardi si è rilevato determinante, ai fini della determinazione della pena, che resta confermata a 19 anni come era stato stabilito dalla Corte d’appello dell’Aquila lo scorso anno.

Carlo Pavone, era stato colpito da un colpo di arma da fuoco mentre era intento a gettare la spazzatura, a rinvenire i suo corpo fu un passante che sentì i suoi lamenti ed avverti immediatamente le forze dell'ordine.

L’ingegnere soccorso fu ricoverato,ma morì un anno dopo senza mai riprendere conoscenza.

L'accusato Gagliardi per il giudizio di primo grado aveva scelto il rito abbreviato, ed aveva ricevuto una condanna a 30 anni per omicidio premeditato, condanna poi ridotta in Appello perchè non è stata riconosciuta la premeditazione.

Tesi, sostenuta ieri anche dal procuratore generale della Corte di Cassazione, secondo il quale Gagliardi (che ha sempre negato ogni coinvolgimento nel delitto), avrebbe premuto il grilletto, ma senza premeditazione. Semmai, ha detto il togato, ci sarebbe stata solo preordinazione. Sarebbe mancato l’elemento “cronologico”, cioè un apprezzabile lasso di tempo tra la pianificazione e la realizzazione del delitto,  questa la differenza in base alla quale è stata confermata la condanna a 19 anni invece dei 30 originari. 

L'avvocato Galasso all'uscita della sentenza ha commentato: "È stata messa la parola fine a una vicenda dolorosa,ora c’è la certezza che è stato lui ad assassinare Pavone". 

Per Gagliardi, ai domiciliari con il braccialetto elettronico, ora si dovrebbero aprire le porte del carcere.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore