Omicidio Rea: Ascolani in gita nei luoghi del delitto anche per esorcizzare la paura

25 Aprile 2011   14:27  

Nonostante la paura e il senso di insicurezza per quanto è avvenuto nel 'loro' pianoro - prima il rinvenimento dei resti di Rossella Goffo e ora la scomparsa di Carmela-Melania Rea, trovata poi uccisa nel Teramano - gli ascolani non hanno voluto rinunciare a riunirsi oggi, giorno della Liberazione e festa del santo, a Colle San Marco, teatro nel giro di pochi mesi di due tragedie.

Molti quelli che hanno dormito in tenda, e centinaia le persone che hanno raggiunto il colle; chi a piedi da Ascoli, chi in bici, moto o camper, per poi preparare il pranzo di Pasquetta al barbecue, passeggiare, giocare con i propri bambini.

Non c'é stato il boom degli altri anni (il 25 aprile il pianoro richiama migliaia di persone), forse anche per il tempo incerto, ma è sembrato che gli ascolani volessero riappropriarsi dei loro spazi ed esorcizzare l'orrore di quanto è avvenuto lì.

E' stata anche una giornata di cerimonie, con la deposizione di una corona d'alloro sul cippo intitolato alla memoria di quanti, organizzati in una prima forma di resistenza, cadettero sotto i colpi dei nazifascisti nell'ottobre del '43.

Proprio all'altezza di questo spoglio monumento ai caduti, Melania potrebbe essere stata avvicinata e portata via dal suo assassino. Nel sacrario dei partigiani si è poi tenuta la cerimonia ufficiale con le autorità, il prefetto Pasquale Minunni, il sindaco della città Guido Castelli, il presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani.

Nessuno di loro ha fatto cenno alla vicenda della Rea. La Provincia è Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'attività partigiana.


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