Omicidio Rea: Il marito: "Non la vedevo tornare, ma ho pensato ad un suo scherzo"

Conoscevo bene il posto perché ci ho fatto dei campi militari

28 Aprile 2011   02:13  
"Ho pensato pure non è che magari mi sta osservando, a volte è capitato pure che anche al mare, lei, andando in bagno, nel ritornare si nascondeva per vedere io cosa facessi, se ero geloso, magari, che ne so se mi giravo per vedere dove era, oppure io risalivo, qualche volta mi ha fatto anche risalire".

Salvatore Parolisi, il marito di Carmela-Melania Rea, ha raccontato a Chi l'ha visto, in collegamento da Somma Vesuviana con la famiglia della donna assassinata, cosa ha fatto e pensato il 18 aprile sul Colle San Marco, quando ha visto che la moglie, dopo essersi allontanata per andare in bagno, non tornava indietro.

"Non è che mi sta facendo qualche giochino, così una cosa simpatica - ha pensato Salvatore -, mi sono anche girato con una certa indifferenza per non farmi accorgere da lei, 'ti sei preoccupato?', per non farmi deridere da lei", poi, "ho visto che non mi aveva richiamato al cellulare, ho detto qua non c'é nessuno, che strano, perché è passato molto tempo".

La prima telefonata al numero di cellulare che Melania aveva con sé Salvatore Parolisi l'ha fatta verso le 15:10-15:20, circa un'ora dopo che la compagna si era allontanata in direzione della toilette del ristorante 'Il cacciatore', che dal pianoro dove la coppia era arrivata con la bambina dista circa 20 minuti.

"Lì per lì - ha spiegato Salvatore - non è che sia partito preoccupato, non sono andato nel panico, ho continuato a giocare con la bambina", considerato il tempo di percorrenza necessario per andare e tornare dal ristorante.

E anche dopo, quando Melania non rispondeva, ha "atteso lì", che la moglie rispuntasse, per poi provare a richiamarla ancora, ipotizzando anche uno scherzo.

Nell'intervista il caporalmaggiore ha ripercorso tutti gli spostamenti di quel giorno, le visite mediche fatte in mattinata da Melania e dalla piccola Vittoria (con lui che aveva preso un giorno di permesso in caserma per accompagnarle), gli acquisti in vista della Pasqua, il pranzo in casa, la decisione di salire a San Marco, lui in pantaloncini e maglietta perché la giornata "era calda, estiva".

Rispondendo alle domande dei giornalisti Parolisi ha parlato anche del boschetto di Ripe di Civitella, dove Melania è stata trovata cadavere il 20 aprile: "lo conosco certo - ha spiegato -, ci ho fatto delle 'continuative', addestramento militare, con le tende montate per la notte", portato e escludere, fra le lacrime, che l'assassino possa nascondersi nel suo ambiente di lavoro, "la mia seconda famiglia".

"Faccio l'addestratore, insegno formalità, sacrificio e lealtà, è normale che questo possa dare fastidio, ma non al punto di arrivare a tanto...".

Un passaggio l'ha dedicato anche agli 'attenzionati' dagli investigatori, fra cui "il dirimpettaio del mio amico Raffaele", che "ogni volta che Melania usciva fuori, anche solo a stendere la biancheria, la fissava", ma non era "una cosa eclatante", e Parolisi ne ha già riferito agli inquirenti. Alla fine, provato, lascia la diretta tv: "vorrei adempiere al mio compito di padre", e se ne va.

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