Omicidio Rea: Melania era accovacciata e con i pantaloni abbassati, colpita vigliaccamente

16 Luglio 2011   18:17  

Melania Rea, prima che il suo assassino la aggredisse alle spalle, si era abbassata volontariamente i pantaloni, i collant e gli slip, e stava facendo probabilmente pipì. In caso contrario, gli indumenti risulterebbero stracciati. E' quanto emerge dalla perizia del medico legale Adriano Tagliabracci. Melania non è stata minacciata, ipotizza l'anatomopatologo, perché non aveva tracce di pianto (il trucco era intatto). Il gocciolamento del sangue indica che la donna è stata aggredita quando ancora aveva i pantaloni abbassati.

L'imbrattamento ematico, in particolare, è sul lato interno dei pantaloni. La donna, dunque, si sarebbe appartata per fare un bisogno fisiologico e si sarebbe spogliata in condizioni di tranquillità, non certo con qualcuno che la stava minacciando con un coltello (ipotizza sempre il medico legale). E' probabile che quando è stata assalita avesse già fatto la pipì, dato che - sul tavolo settico - la vescica risultava vuota. Sono state fatte peraltro campionature del terreno nella pineta in cui è stata uccisa, ma i risultati non sarebbero ancora stati depositati. L'aggressione si è svolta in più fasi: dapprima l'assassino ha tentato di 'scannarla' prendendola alle spalle, poi c'é stato un brevissimo inseguimento e infine l'abbattimento a terra di Melania, che è stata raggiunta da una serie di colpi a ripetizione inferti con un'arma impugnata nella stessa maniera, e, quindi, dalla stessa persona.


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