Omicidio Rea: disposto il sequestro dell'auto di Parolisi

Tracce di sangue già note, forse verranno riesaminate

29 Giugno 2011   18:17  

La procura di Ascoli Piceno, che conduce l'inchiesta sull'omicidio di Melania Rea, ha chiesto il sequestro dell'auto, una Renault Scenic, di Salvatore Parolisi, indagato a piede libero per l'omicidio della moglie.

Parolisi è stato convocato nel pomeriggio nella caserma di Frattamaggiore (Napoli), dove risiede, per la notifica dell'atto.

Ci sarebbero ancora le macchioline di sangue trovate sul sedile anteriore dell'auto di Salvatore Parolisi, dal lato passeggero, nel mirino degli accertamenti disposti dalla procura di Ascoli Piceno,

Verosimilmente la vettura verrà sottoposta ad una serie di accertamenti tecnici per scoprire indizi che possano aiutare a ricostruire aspetti connessi alle modalità e al luogo del delitto. Nelle settimane scorse, quando non era ancora indagato, Parolisi aveva consegnato spontaneamente agli investigatori abiti, scarpe, uno zaino, il pc portatile e altro materiale utile alle indagini. L'auto era già stata ispezionata, ma ora le verifiche verranno condotte con la formula dell'atto irripetibile, che avrà valore di prova in un eventuale processo.

Delle tracce di sangue, che ora verranno riesaminate, si è parlato fin dai primi giorni della scoperta del cadavere di Melania Rea. L'ipotesi iniziale era che appartenessero alla donna uccisa, anche se poi, l'amante fissa di Salvatore, la soldatessa Ludovica P., sentita come testimone dai carabinieri, aveva riferito di rapporti sessuali avuti con il caporalmaggiore in auto, anche durante il ciclo mestruale. E forse, sebbene dal giorno del delitto, il 18 aprile scorso, siano trascorsi oltre due mesi, in quell'auto gli investigatori cercano anche altri indizi.

A Parolisi sono stati rinotificati con un decreto firmato dal pm Umberto Monti tutti gli atti di sequestro di oggetti eseguiti dai Ris e dai Ros quando il caporalmaggiore era solo parte offesa e persona informata sui fatti, e non indagato. Il militare, che dovrebbe riprendere servizio in caserma ad Ascoli la settimana prossima, vedrà domani i suoi difensori, gli avv. Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, a Frattamaggiore (Ascoli Piceno).

 




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