Omicidio Rea: dna dei macedoni, primi test negativi

Il prossimo 30 maggio i tre ascoltati in udienza

10 Aprile 2012   12:17  

I macedoni si erano presentati spontaneamente per l'esame del Dna, in merito all'omicidio di Melania Rea,. La verifica del Dna dei macedoni - due fratelli e il figlio di uno di loro -, era stata chiesta dal gup Marina Tommolini quale atto investigativo ulteriore nell'ambito del procedimento con rito abbreviato nei confronti di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore marito di Melania e unico imputato di questo delitto.

A quanto sembra da prima indiscrezioni, sarebbe negativo il primo test genetico sui campioni di saliva.

I tre operai macedoni nell'aprile di un anno fa erano impegnati in un cantiere sul pianoro di Colle San Marco, per questo i tre erano stati coinvolti nelle indagini sulla scomparsa e sul delitto di Melania Rea.

Secondo quanto anticipato dal quotidiano Il Centro, la prima relazione rimessa dai Ris dei carabinieri di Roma alla procura teramana, indicherebbe come negativo il confronto tra il codice genetico dei tre operai e quello delle formazioni pilifere rinvenute sulla manica sinistra del giacchino che la vittima indossava al momento della morte.

I tre macedoni, secondo quanto stabilito dallo stesso gup, saranno ascoltati in udienza il prossimo 30 maggio.

 


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