Omicidio Rea: i legali di Parolisi disposti ad accettare il rito immediato

''I difensori di Salvatore Parolisi entro la prima settimana di febbraio dovranno decidere se chiedere o meno il giudizio abbreviato per il loro assistito. Il decreto del Gip con il quale è stata accolta la richiesta del rito immediato avanzata dalla Procura di Teramo che ha condotto le indagini sull’omicidio di Melania Rea è stata notificata agli avvocati del caporalmaggiore, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile.

“Prima di una qualsiasi decisione – spiega l’avvocato Biscotti – vogliamo vedere gli atti dell’inchiesta e valutare il da farsi”. La titubanza da parte dei legali di Salvatore Parolisi è dettata dal fatto che con il rito abbreviato non sarebbe più possibile accedere alla fase dibattimentale del processo e quindi anche alla possibilità di produrre nuove prove durante la fase processuale.

Pertanto, il processo si terrebbe sulla base delle prove finora raccolte dagli inquirenti oppure attraverso la richiesta da parte dei difensori dell’imputato di produrre un integrazione probatoria. E’ plausibile, dunque, che Biscotti e Gentile, stiano valutando con attenzione, insieme con Salvatore Parolisi, quali sono gli elementi a carico del caporalmaggiore accusato di aver ucciso sua moglie Melania nel Bosco delle Casermette.

Qualora il materiale raccolto dai magistrati e il castello accusatorio messo in piedi dal Procuratore della Repubblica di Teramo Ferretti e dai sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi fosse ritenuto debole e facilmente smontabile nel corso del dibattimento in aula, è probabile che si decida di procedere con il rito tradizionale.

Diversamente, se le prove a carico di Parolisi dovessero essere schiaccianti con la seria possibilità che venga condannato, allora a questo punto si potrebbe optare per il rito abbreviato e poter accedere, quindi ai benefici di legge.

Stando a quanto dichiarato dai due legali perugini, che per tutto il tempo delle indagini hanno sempre sostenuto che in mano ai magistrati ci fosse ben poco di concreto per poter accusare il loro assistito, sembrerebbe chiara l’intenzione di voler procedere con il giudizio tradizionale. Curiosità: visionare gli atti dell’inchiesta e i cd delle intercettazioni costerà alla difesa 60 mila euro.''

fonte Il Corriere Adriatico