Omicidio Rea, l'appello del padre: "Chi sa parli, gli inquirenti aspettano qualcuno che sa"

Appello al TG1

25 Aprile 2011   23:23  

"Se qualcuno sa, se qualcuno ha visto, se qualcuno ha un minimo sospetto, ci sono gli inquirenti che aspettano qualche telefonata di un volenteroso, di qualcuno che sa".

Così il padre di Melania Rea, tornato con la famiglia a Somma Vesuviana in attesa dei funerali della figlia, ai microfoni del Tg1 si unisce all'appello lanciato oggi dalle Procure di Ascoli e Teramo.

"Una bambina di 18 mesi - ha aggiunto il padre di Melania parlando della nipotina Vittoria - non dirà più mamma, perché gliel'hanno tolta.

E io vorrei guardarla in faccia questa persona che lo ha fatto e chiedergli: come fai a guardarti allo specchio, quando hai tolto a una bimba di 18 mesi la mamma?".

"Ma qualche sbaglio lo avrà fatto", si augura l'uomo a proposito dell'assassino, confidando che gli inquirenti sapranno coglierlo. Sospetti? "Possono essere tanti e nessuno", risponde. E poi il ricordo della figlia: la sua era una vita "tranquillissima" Melania "era tutta casa, marito e figlia, la sua bambina adorata".


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