Omicidio Rea, l'inchiesta resta ad Ascoli. Nuovi test sull'auto di Salvatore

01 Luglio 2011   10:02  

Resterà con ogni probabilità ad Ascoli l'inchiesta sull'omicidio di Melania Rea. Ad ipotizzarlo sono gli inquirenti sulla base dei nuovi elementi che sembrano dare ormai per certo che la donna sia stata uccisa altrove, pugnalata 32 volte in un posto diverso da Civitella ma trasportata lì per confondere le tracce.

E' anche per questo che la Renault Scenic di Salvatore Parolisi, posta sotto sequestro tre giorni fa e già passata al setaccio dai carabinieri del Ris, sarà sottoposta a nuovi accertamenti tecnici.

Sarà un atto irripetibile, sul cui c'è il divieto di rivelare particolari imposto dai magistrati ascolani alle parti. Ci sarebbe qualcosa in più delle macchie di sangue trovate sul sedile anteriore dell’auto, sul lato passeggero, pochi giorni dopo il delitto del 18 aprile scorso.

 

Anche se il sospetto che le tracce ematiche appartenessero a Melania era caduto dopo i test comparativi del Dna e dopo le dichiarazioni della soldatessa di Sabaudia ex allieva e amante di Parolisi, che aveva confessato al pm i rapporti sessuali avuti con il caporalmaggiore in auto, non si sa ancora con certezza di chi siano quelle tracce che comunque hanno riportato gli investigatori ai sospetti delle primissime ore dopo il delitto.


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