Omicidio Rea: la procura di Ascoli chiede l'arresto di Salvatore Parolisi

15 Luglio 2011   13:18  

La procura di Ascoli ha chiesto l’arresto di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per la morte di Carmela Melania Rea uccisa lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Lo scrive il sito del giornale abruzzese "Il Centro". La  richiesta di misura cautelare è  stata inoltrata al gip Carlo Calvaresi che, adesso, non ha limiti di tempo per far eseguire l'arresto.

Sembra quindi arrivata la svolta decisiva nel caso della morte di Melania Rea. Parolisi, al momento sospeso dal suo incarico di istruttore e impiegato in un ufficio amministrativo della caserma Clementi, è rientrato a Frattamaggiore da Ascoli un giorno in anticipo su quanto previsto ed ora si trova a casa dei suoi genitori.

Tutti gli addetti ai lavori, pur senza conferme ufficiali al momento, sono convinti che la richiesta d'arresto avanzata dalla Procura di Ascoli al gip del tribunale piceno, nei confronti di Salvatore Parolisi, sia stata decisa sulla base dei risultati degli esami scientifici sui tabulati telefonici del militare e di sua moglie, la 29enne Melania Rea, trovata uccisa con 32 coltellate nel bosco delle casermette il 20 aprile scorso.

Entrambi i cellulari sono stati localizzati, nel primo pomeriggio di lunedi 18 aprile, quando la donna scomparve, non a Colle S.Marco (600 metri di quota), vicino ad Ascoli ma nel Bosco montano in località Ripe di Civitella (Teramo), dove la giovane madre venne voi trovata cadavere due giorni dopo. Tutto questo renderebbe a Parolisi davvero impossibile continuare a sostenere che lui, tra le 14,30 e le 16 erano con la moglie e la figlioletta di 18 mesi a Colle S.Marco, e che la donna poi si allontanò da sola per andare al bagno del vicino ristorante Il cacciatore.


Salvatore Parolisi e' tornato dalla caserma di Ascoli a Frattamaggiore (Napoli), con un giorno di anticipo. Il caporalmaggiore dell'esercito di trova ora nell'abitazione dei suoi genitori.

Sara' ora il GIP di Ascoli Carlo Calvaresi a decidere se dare seguito alla richiesta dei Pm ascolani che conducono le indagini sul'assassinio della 29enne di Somma Vesuviana, o respingerla. Il passo della Procura era atteso ormai da giorni, perche' oltre ad altri indizi, circolavano voci sempre piu' insistenti sui risultati degli esami sui tabulati telefonici riguardanti Parolisi e la moglie.

I cellulari sarebbero stati agganciati lunedi' 18 aprile - quando la donna scomparve - dal ripetitore di Cerqueto, sulla Montagna dei Fiori, nella zona di Ripe di Civitella e non a Colle S.Marco, dove il militare ha sempre detto di essere stato con la moglie e la figlia nel primo pomeriggio di quel giorno.

Alla Procura sarebbero, da quanto si apprende, giunte questa mattina anche le risultanze delle due autopsie effettuate a Teramo sul cadavere di Melania, da parte dell'anamopatologo Adriano Tagliabracci. Il Gip di Ascoli Carlo Calvaresi, che respinse l'istanza di incidente probatorio avanzata dai legali di Parolisi, non ha limiti di tempo per decidere sulla richiesta d'arresto. E il voluminoso dossier che gli e' stato consegnato e che deve esaminare, non favorisce secondo alcuni, una decisione rapida sul caso, trattandosi di arresto per omicidio aggravato.


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