Omicidio Rea, parte civile: "Indizi gravi e precisi contro Parolisi"

29 Novembre 2011   12:25  

"Anche la Cassazione tiene in carcere Parolisi: è il riconoscimento che non è un processo fondato sul nulla, come qualcuno vorrebbe far credere". A sostenerlo è l'avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, che spera "che cessi così quello stillicidio di notizie, su presunte, inesistenti, novità, quando invece tutto è noto da tempo, pur nella legittimità delle distinte valutazioni e posizioni".

"Saranno anche questi giudici poco coraggiosi - si chiede il legale in una nota - come sono stati definiti quelli dell'Aquila, quelli di Teramo, quelli di Ascoli? Credo che questo voglia dire, con necessaria prudenza, in attesa delle motivazioni, che ci sono indizi gravi di colpevolezza a suo carico e che c'é un pericolo di inquinamento delle prove, di minaccia di testimoni, che impone di tenerlo dentro. Certo, è l'epilogo solo della vicenda cautelare, non è una sentenza, tantomeno definitiva.

Gli indizi sono gravi, precisi e, secondo me, concordanti sulla unica responsabilità di Parolisi. Certo, é necessario che passino per il vaglio di un normale processo, come è fisiologico che sia".

Secondo Gionni "alcuni dovrebbero avere più rispetto per la vittima, per la piccola Vittoria, per i suoi familiari, per tutti coloro che comunque hanno operato, ed anche per Parolisi, ricordando che si tratta di un dramma, non di una partita di calcio o di un dibattito politico, in cui si fa il tifo per una parte, purtroppo alzando la voce o non facendo parlare l'avversario".


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