Omicidio Rea: un complice per Parolisi?

02 Agosto 2011   18:16  

 Dopo il delitto Salvatore Parolisi potrebbe avere avuto un complice nella "deturpazione" del cadavere della moglie e nei vari tentativi di depistare le indagini.

Così come nell'inchiesta della magistratura ascolana, anche nell'ordinanza del Gip di Teramo si adombra questa possibilità. Mentre tutti cercavano Melania tra gli anfratti di Colle San Marco e Folignano, Parolisi sarebbe tornato a Ripe di Civitella, per accanirsi sul cadavere della moglie. Ma può aver fatto tutto questo da solo?

Aveva già siringa, laccio emostatico e quant'altro? Oppure qualcuno può avergli procurato ciò che serviva e averlo aiutato nell'accompagnarlo, coprirlo, attendere che finisse l'opera? E' qui che il gip teramano, Giovanni Cirillo, sottolinea, in misura forse più decisa rispetto al collega di Ascoli, Carlo Calvaresi, la presenza e il ruolo di un'altra persona che potrebbe essere intervenuta nella seconda fase del delitto.


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