Omicidio Torricella, oggi a Genova l'interrogatorio della dominicana

23 Giugno 2011   11:38  

Si chiama Francisca Binicio Medina, 27 anni, cittadina dominicana, clandestina in Italia, la presunta assassina di Carmine De Luca, il 70enne commerciante napoletano residente da una decina d'anni a Torricella Sicura (Teramo), trovato cadavere 25 giorni fa nella sua abitazione.

L'anziano e' stato ucciso con 10 coltellate, quella mortale inferta all'altezza del collo, dopo una violenta colluttazione con la donna per questioni ancora al vaglio degli inquirenti. Si tratta di un delitto d'impeto, come dimostrano gli elementi isolati dal Ris sulla scena del crimine.

Il Reparto Speciale dei Carabinieri di Roma hanno analizzato 130 reperti alcuni dei quali erano sovrapponibili al Dna femminile. Le indagini del Comando provinciale carabinieri di Teramo, coordinate dal Capitano Nazario Giuliani, sono state subito indirizzate verso una persona di sesso femminile, che l'uomo conosceva bene e che non poteva essere considerata killer professionista.

A Francisca Binicio Medina si e' giunti grazie alla convergenza dei risultati informativi scaturiti dall decine di testimonianze raccolte tra parenti, conoscenti e vicini della vittima, uniti allo studio minuzioso dei tabulati telefonici e dai riscontri sui reperti rinvenuti e sequestrati quali tracce ematiche, appartenenti alla donna, che si e' ferita durante la colluttazione con De Luca. Il cerchio delle amicizie femminili si e' sempre piu' ristretto fino a centrare l'identita' della dominicana domiciliata tra Martinsicuro ed Alba Adriatica.

La donna, subito dopo il delitto, ha lasciato l'Abruzzo e si e' diretta al Nord dove esercita tra Genova e Pordenone la prostituzione. La donna e' stata tenuta sotto stretta osservazione dai carabinieri genovesi e da quelli teramani fino a quando, grazie agli elementi schiaccianti di colpevolezza, il 21 giugno e' stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria per omicidio volontario.

L'interrogatorio dell'omicida si svolgera' in giornata a Genova, dove la donna e' ricoverata in ospedale dopo essersi ferita nel tentativo di fuga dalla caserma presso cui era stata accompagnata.

Sara' ascoltata dal gip del Tribunale di Genova che dovra' commutare lo stato di fermo in arresto per omicidio volontario. La donna, fino a questo momento, si e' chiusa nel totale silenzio e non ha fornito riscontri utili a determinare il movente del delitto.


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