Omicidio di Rita Morelli a New York, colpo di scena al processo

14 Giugno 2012   10:02  

“Coming out”. La voce della guardia risuona nell'aula. Bakari Camara fuoriesce dalla sua cella ed entra in tribunale. Le mani legate e lo sguardo basso, cammina fino al suo posto vicino l'avvocato difensore. Così comincia l'udienza e, come nella migliore tradizione americana, si parte subito con un colpo di scena: la difesa rinuncia alla perizia psichiatrica e il giudice Juan Marchan fissa la data del 31 Luglio per l'inizio del processo.

Andiamo con ordine. Bakari Camara è l'unico sospettato per l'omicidio di Rita Morelli, la ragazza di Spoltore trovata morta nel suo appartamento di New York. La difesa dell'imputato aveva fortemente richiesto ben due perizie psichiatriche sul suo assistito. La prima perizia è quella conosciuta come CPL 730, una sigla che si riferisce al codice penale e che fa riferimento alle capacità di intendere da parte dell’individuo a giudizio. La seconda perizia è la cosiddetta NGRI, quattro lettere con le quali gli avvocati abbreviano “not guilty by reason of insanity”, non colpevole in quanto squilibrato.

Ieri, al sedicesimo piano del New York State Court, ci si aspettava quindi che tutto procedesse in questa direzione, ma l'avvocatessa Seema Iyer ha annunciato a sospresa di voler rinunciare a tali procedimenti.

Per quale motivo?

La prima ipotesi vorrebbe che la difesa si sia resa conto che non sussistono le condizioni per dimostrare l'infermità mentale. La seconda che l'imputato abbia scelto di presentarsi come non colpevole e l'eventuale perizia psichiatrica sarebbe stata in conflitto con tale scelta.


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