Sono 1.500 i militari di tutte le forze armate che operano attualmente nelle zone terremotate dell'Abruzzo. "Hanno svolto un ruolo importantissimo nelle fasi dell'emergenza e continuano a svolgerlo. Anche se non appaiano ogni cinque minuti in televisione non vuol dire che non ci siano" ha detto il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga stamani a Perugia per una visita alla Scuola di lingue estere dell'esercito. "Tra l'altro - ha spiegato Cossiga - per necessità di ordine pubblico si sta organizzando un ulteriore contingente di circa 700 militari destinati a operazioni di supporto e antisciacallaggio. Questa è una prova ulteriore di quanto, soprattutto nella fase dell'emergenza, le Forze armate risultino particolarmente efficaci pur essendo istituzionalmente preparate e destinate a fare altro". Il sottosegretario ha quindi ricordato che in Abruzzo "l'esercito gioca un ruolo importante ma anche l'aeronautica e la marina sono impegnate con elicotteri e strutture mediche". L'on. Cossiga ha poi spiegato che attualmente 8.500 militari sono impegnati all'estero. "I nostri soldati professionisti - ha proseguito - o sono all'estero o si stanno addestrando. Possiamo quindi essere utili nell'emergenza ma non si può pensare che nell'anno-anno e mezzo necessario per risolvere tutte le criticità questo compito possa essere affidato ai militari. Le forze armate - ha concluso l'on. Cossiga - faranno comunque la loro parte".
