Onore al Vigile Caduto Berardinucci, Intitolata Oggi il Comando Vigili del Fuoco di Pescara

25 Ottobre 2014   14:56  

La sede centrale del comando provinciale di Pescara e' stata intitolata oggi al vigile del fuoco qualificato Maurizio Berardinucci, morto il 26 ottobre 2013 per le gravissime ferite riportate il 25 luglio 2013, durante il suo intervento a seguito all'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio "Fratelli Di Giacomo", avvenuta a Città  Sant'Angelo e costata la vita a quattro componenti della famiglia Di Giacomo.

Berardinucci e' stato uno dei vigili ad intervenire dopo la prima esplosione e con lui sono rimasti feriti anche i suoi colleghi. Oltre ad intitolare la sede di viale Pindaro a questo vigile eroe morto a 47 anni e' stata inaugurata, davanti alla struttura, una statua realizzata da Arcangelo Carbone, "Come una fenice".

Tante le autorita' presenti alla cerimonia, che e' stata accompagnata dalla Banda del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal Coro Madonna del Carmelo.

C'era, tra gli altri, il sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci che ha raggiunto Pescara subito dopo l'esplosione, a luglio dello scorso anno, andando in ospedale da Berardinucci.

Ricordando quei momenti di dolore e speranza Bocci ha lodato "la grande famiglia, la grande comunita' dei vigili del fuoco" e ha sottolineato che la cerimonia di oggi e' stata "in linea, coerente con i valori dei vigili, un gesto che rende felice tutti i vigili, il riconoscimento per un lavoro difficile e delicato.

E' bello, ha detto ancora, servire lo Stato e anche sacrificare la propria vita sapendo che lo si fa per il Paese".

Il sottosegretario ha voluto ricordare "tutti gli uomini delle forze dell'ordine che hanno perso la vita per servire il Paese e hanno sfidato il pericolo per difendere lo Stato".

Rivolgendosi alle forze dell'ordine, i cui rappresentanti locali erano presenti oggi a fianco ai familiari di Berardinucci, ha detto: "Siete la parte piu' bella di questo Paese. Lo Stato puo' essere tranquillo fino a quando ci sarete voi".

"Il sorriso di Maurizio - ha detto il Capo del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi - rimarra' impresso nei cuori di chi lo ha conosciuto e il suo nome impresso su questa caserma".

Del vigile eroe ha ricordato la "propensione al sostegno e all'aiuto di chi era in pericolo.

La sua perdita - ha proseguito - ci fa soffrire ma gli siamo grati per l'esempio indelebile che ci ha lasciato. Il suo nome conferisce concretezza ai valori e allo spirito di sacrificio del Corpo".

Dal comandante provinciale dei vigili, Pietro Di Risio, e' arrivata la rassicurazione che gli uomini in servizio a Pescara non mancheranno mai "di mettere in campo la propria esperienza e ci saranno sempre, onorando con passione la loro grande responsabilita' anche quando l'imponderabilita' tornera' a colpirli".


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