Operazione "GOTHA 2013". I Carabinieri sgominano traffico internazionale di droga

20 Novembre 2013   12:47  

I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 6 indagati. I reati contestati sono quelli di acquisto, importazione, trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti ed i connessi reati spaccio di droga, detenzione e porto illegale di esplosivo. Reati aggravati dal metodo mafioso.

I provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia che si è avvalsa, come già avvenuto in altre inchieste, della preziosa collaborazione fornita dalla Procura della Repubblica di Foggia.

Le misure cautelari sono state eseguite a carico di:

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
SINESI Francesco, cl. 1985;
LOMBARDI Marco, cl. 1976;
GEORGIEVA Svetla Slavchova, cl. 1971;

ARRESTI DOMICILIARI
DE TINNO Francesco, cl. 1941;
BRIGIDO Marco, cl. 1982.

Un sesto indagato FRANCAVILLA Antonello risultato irreperibile ed è tutt’ora attivamente ricercato.

Le indagini dei Carabinieri, dirette dalla Procura Distrettuale di Bari, si sono basate su una complessa attività tecnica oltre che su numerosi servizi di riscontro.
Allarmanti i bilanci dell’inchiesta: 300 kg di hashish importati per un giro di affari stimato intorno ai 400.000 euro.

L’inchiesta colpisce in particolare il clan “Sinesi-Francavilla”, costituente una delle batterie storiche della “Società Foggiana”.

L’attività investigativa sulle quali si basa la misura cautelare nei confronti degli indagati ha preso le mosse dall’arresto, nel dicembre 2012, di una donna foggiana per la detenzione di Kg. 3,340 di cocaina, Kg. 8,200 di marjuana, 70 grammi di hashish ed un involucro contenente Kg. 1,730 di esplosivo “da cava”.
Le successive indagini, condotte con attività tecniche e servizi dinamici, consentivano di accertare che la sostanza stupefacente e l’esplosivo erano stati consegnati alla predetta da LOMBARDI Marco, presentatosi sotto lo pseudonimo di “Giorgio”, contiguo al clan “Sinesi-Francavilla” e avrebbe dovuto detenerli presso la sua abitazione a disposizione del sodalizio. Per tale “favore” la donna otteneva una ricompensa mensile di 500 euro.
Le indagini hanno consentito di ascrivere agli indagati, con differenti profili di responsabilità in ragione delle diverse funzioni e compiti, inconfutabili elementi di responsabilità in relazione alle ipotesi delittuose innanzi accennate.

Emergeva infatti che SINESI Francesco e FRANCAVILLA Antonello avevano avviato con la partecipazione di LOMBARDI Marco, che agiva quale intermediario per conto dei predetti, una trattativa con trafficanti marocchini per l’importazione di un ingente quantitativo di hashish.
L’intermediazione veniva eseguita da DE TINNO Francesco e GEORGIEVA Svetla Slavchova, che si recavano più volte direttamente in Marocco per acquistare l’ingente partita di hashish.
L’operazione veniva finanziata da SINESI e FRANCAVILLA organizzatori anche del commercio dell’hashish.

Eccezionali le cautele adottate dal sodalizio. In particolare, venivano utilizzate utenze della rete mobile “MAROC TELECOM”.
L’indagine ha svelato come FRANCAVILLA avesse anticipato ai trafficanti marocchini, a titolo di garanzia per il buon esito dell’operazione, la somma di 135.000 euro. Si accertava che tale cifra era stata inviata in Marocco nel mese di aprile, mentre DE TINNO e GEORGIEVA erano “ospiti” dei trafficanti marocchini.
Tuttavia, a causa del maltempo e del sequestro di ingenti partite di hashish lungo le coste spagnole, l’importazione dell’hashish non solo subiva notevoli ritardi ma comportava un ulteriore aumento del prezzo dell’hashish.
Intanto a Foggia la situazione aveva creato problemi al clan “Sinesi-Francavilla”, che da un lato non riusciva a giustificare il ritardo con i sodali che avevano investito somme di danaro nell’operazioni e dall’altro incontrava problemi a gestire il mercato dello spaccio, visto che altri soggetti avevano introdotto una qualità di hashish chiamata “Scorpione” e “Gold”.

Nel mese di luglio la trattativa si sbloccava. Prima DE TINNO e poi LOMBARDI si recavano rispettivamente in Marocco ed in Spagna per seguire personalmente l’invio del carico.
In particolare DE TINNO raggiungeva il Marocco per rimanere a disposizione dei trafficanti. Infatti SINESI e FRANCAVILLA, non fidandosi degli interlocutori marocchini, temendo di poter essere raggirati, avevano inviato il DE TINNO a garanzia dell’operazione da vero e proprio “ostaggio”. Solo una volta che il carico sarebbe giunto in Italia il clan avrebbe pagato la restante quota pari a 180.000 euro consentendo, di fatto, a DE TINNO di rientrare in Italia.

L’hashish importato era dei tipi denominati “commerciale” (marchiato “FRAN”), “lemon” e “verde”. Il LEMON era di una qualità superiore in quanto dopo il processo produttivo subiva a caldo un ulteriore trattamento con l’aggiunta di quantitativo di “THC” la c.d. “AMNESIA” come la chiamavano gli indagati.

Una particolarità emersa dall’inchiesta è che DE TINNO aveva imposto che le panette di hashish portassero impresso il marchio “FRAN”, sigla che evocava il promotore dell’operazione, cioè Francavilla, ma anche il suo nome di battesimo.

Inoltre, l’indagine ha consentito di documentare almeno 30 episodi di cessione di hashish, in tale contesto l’indagato BRIGIDO Marco risponde in concorso con DE TINNO e GEORGIEVA di condotte di spaccio di hashish. 3 persone sono state arrestate in flagranza di reato.
Infine sono stati sequestrati i seguenti quantitativi:
5.9.2013, a Foggia, una panetta di hashish con marchio “FRAN” del peso di grammi 100 contenente THC con un titolo del 13,1%;
8.9.2013, a Foggia, otto panette di hashish del tipo “LEMON” e “Verde” del peso complessivo di grammi 800 netti contenenti THC con un titolo rispettivamente del 26% e del 20%;
30.9.2013, a Foggia, una panetta di hashish con marchio “FRAN”, del peso di grammi 90, contenente THC con un titolo del 13%;
18.10.2013, a Campomarino (CB), dieci panette di hashish con marchio “FRAN”, del peso di 1 kg con THC con un titolo del 12%
2.11.2013, a Foggia, due panette di hashish con marchio “FRAN”, del peso di complessivo grammi 200, contenente THC con un titolo del 12%.


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