Orrore in Abruzzo: dodicenne abusata e filmata, video diffusi tra chat

15 Settembre 2025   17:19  

Abusi subiti per mesi da una dodicenne, indagati un coetaneo e un diciottenne: indagini dei carabinieri, dispositivi sequestrati, città e istituzioni sconvolte.

La comunità di Sulmona è stata travolta da una vicenda di violenza sessuale e ricatti che ha avuto come vittima una ragazzina di dodici anni. Per mesi due giovani, un diciottenne e un coetaneo della vittima, l’avrebbero costretta a subire abusi, ripresi con smartphone e successivamente diffusi attraverso gruppi WhatsApp, generando un’ondata di umiliazione e paura.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il più piccolo avrebbe agito da intermediario, convincendo la ragazza a seguirlo nelle abitazioni dove poi avvenivano le violenze. La minore, dopo aver trovato il coraggio di confidarsi con i genitori, ha sporto denuncia, permettendo l’apertura delle indagini.

La Procura della Repubblica di Sulmona e la Procura dei Minorenni dell’Aquila hanno aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata e revenge porn, affidando l’inchiesta ai carabinieri della Compagnia di Sulmona. I militari hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, sequestrando telefoni cellulari, tablet e computer, ora sottoposti ad analisi forensi. Particolare attenzione è rivolta ai file e alle chat in cui i video sarebbero stati condivisi. L’inchiesta potrebbe estendersi anche ad altri soggetti che hanno inoltrato o visualizzato i contenuti senza segnalarli.

L’episodio ha suscitato una forte reazione pubblica e istituzionale. La vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia ha chiesto che l’Abruzzo diventi promotore di un piano educativo permanente per la tutela dei minori. Il senatore Michele Fina ha parlato della necessità di un deciso investimento formativo per le nuove generazioni, mentre la senatrice Daniela Sbrollini (Italia Viva) ha insistito sulla prevenzione, richiamando l’importanza dell’educazione al rispetto e di strumenti concreti per difendere i più giovani nell’uso della rete.

Anche la senatrice Cecilia D’Elia ha invocato una vera e propria rivoluzione culturale, mentre l’ex parlamentare Stefania Pezzopane ha rimarcato il ruolo cruciale di scuola e famiglia nel contrasto alla “subcultura patriarcale”. La co-portavoce di Europa Verde, Fiorella Zabatta, ha definito l’episodio un chiaro segnale di “fallimento educativo e sociale”.


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