Pagano: ''La nuova legge elettorale sarà una svolta per l'Abruzzo''

28 Ottobre 2011   12:40  

"La nuova legge elettorale renderà' l'Abruzzo piu' moderno e competitivo, anche di fronte a scelte, che, sinora, l'Assemblea regionale abruzzese ha fatto in tema di riduzione dei costi della politica e sulla qualità' della legislazione".

Cosi' il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha aperto i lavori del seminario sulla nuova legge elettorale della Regione Abruzzo in fase di svolgimento a Pescara.

"Questi risultati, che hanno anticipato in alcuni casi anche gli interventi dello Stato centrale, come nel caso dei vitalizzi, sono stati ottenuti grazie al contributo dei nostri consiglieri regionali che hanno dimostrato di essere maturi e responsabili. In qualità' di Presidente del Consiglio regionale, oltre a condividere l'impianto del progetto di legge - prosegue Pagano - auspico che le nuove regole assicurino un'adeguata rappresentanza dei territori, la stabilita' del governo regionale, la rappresentanza delle minoranze e che sulle stesse si raggiunga in Assemblea il piu' ampio consenso.

Mi adopererò', inoltre, affinché' la Regione si doti di una legge elettorale prima della scadenza della legislatura, tenendo conto anche degli ultimi interventi dello Stato, come l'articolo 14 della legge 138/2011, che, come e' noto, subordina l'adozione delle misure premiali nei confronti delle Regioni ad ulteriori condizioni quali la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali.

Pur essendo, infatti, condivisibile l'intento del legislatore statale di ridurre la spesa pubblica, non si puo' non evidenziare come la materia sia, per giurisprudenza costituzionale ed amministrativa consolidata, coperta da riserva statutaria.

Cio' considerato, ritengo - conclude il Presidente Pagano - che il dibattito avviato in Commissione sul progetto di legge non debba essere interrotto ma debba essere portato avanti tenendo conto della possibilita' che, in corso d'opera, potrebbe essere necessario apportare le modifiche finalizzate ad un eventuale adeguamento alle indicazioni del legislatore statale".

MASCI, "ABRUZZO BATTISTRADA ISTITUZIONALE"

"La Regione Abruzzo non e' piu' disattenta sulle riforme istituzionali. Adesso cominciamo ad essere noi un riferimento per gli altri e non viceversa. Come nella vicenda dell'abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali dove abbiamo preceduto tutte le altre Regioni. Emilia Romagna a parte".

Lo ha detto, questa mattina, a Pescara, l'assessore con delega alle Riforme Istituzionali, Carlo Masci, in apertura dell'incontro-seminario, in corso di svolgimento al Museo delle Genti d'Abruzzo , su "La nuova legge elettorale regionale". "Ieri, a Roma, in sede di Conferenza dei presidenti delle Regioni - ha aggiunto Masci - me ne hanno dato atto e con un certo orgoglio ho potuto constatare che le altre Regioni seguiranno la nostra stessa strada e si sono riproposte di eliminare i vitalizi dei consiglieri regionali entro sei mesi". L'assessore Masci ha, quindi, fatto rilevare che come la Regione Abruzzo sia ormai diventata una sorta di "battistrada istituzionale".

"Sia nel caso della legge che ha determinato la riduzione delle indennita' dei consiglieri regionali - ha sottolineato l'assessore - sia in merito alla scelta di portare da 55 a 65 anni il limite d'eta' per il conseguimento delle pensioni degli stessi consiglieri, la classe dirigente politica abruzzese, in un momento storico come questo in cui occorre dare ai cittadini segnali decisi e concreti, ha dimostrato un grande senso di responsabilita'. Ma ovviamente, - ha proseguito - sappiano che la strada delle riforme e' ancora molto lunga e la nuova legge elettorale regionale rappresentera' un buon banco di prova". A tal proposito, l'assessore Masci si e' detto convinto del fatto che "si proseguira' in questa ottica di cambiamento e di semplificazione che e' anche alla base della logica che punta a trasformare l'intera architettura istituzionale dello Stato.

Le strutture regionali, in primis il settore che si occupa di riforme istituzionali e l'Osservatorio elettorale regionale, - ha proseguito - stano portando avanti un lavoro estremamente prezioso in collaborazione con la commissione consiliare, presieduta da Lorenzo Sospiri, che si occupa di materia elettorale".

Masci ha preferito non entrare nel merito della nuova legge elettorale regionale ma sulla necessita' di abolizione del listino ha confermato "la piena convergenza tra maggioranza ed opposizione".

"Cancellare il listino - ha concluso l'assessore - sara' fondamentale far tornare la parola, per tutti gli eletti, agli elettori e quindi per riavvicinare i cittadini alle Istituzioni".

SOSPIRI, ABOLITO LISTINO E BLOCCO CONSIGLIERI

La nuova Legge elettorale della Regione Abruzzo e' stata illustrata stamane a Pescara, nel corso di un seminario, dal Presidente della Commissione speciale sulla legge elettorale e per le modifiche e l'attuazione dello Statuto, Lorenzo Sospiri, il quale ha annunciato, che, "nel progetto di legge in fase di discussione in Commissione, e' prevista l'eliminazione del listino e il blocco del numero dei consiglieri eletti nell'Assemblea regionale con l'obiettivo di ridurre i costi della politica".

"Abbiamo cercato di dare un'anima a questa nuova legge elettorale - ha osservato Sospiri - e con l'introduzione di principi riformatori come l'eliminazione del listino, voluto da gran parte delle forze politiche, il blocco del numero dei consiglieri eletti e l'applicazione di una soglia di sbarramento alle liste provinciali in grado di ridurre la frammentazione politica ma allo stesso tempo capace di garantire le identita', questa classe dirigente intende dimostrare credibilita' agli occhi degli abruzzesi".

Ancora aperto, invece, il dibattito sulla parita' di accesso alle cariche elettive. "Non ci sara' il doppio voto di preferenza riservato alle donne - ha aggiunto Sospiri - mentre, per quanto riguarda l'assegnazione dei seggi alle liste, sara' su base circoscrizionale, e verra' effettuata con criterio proporzionale, mediante riparto nelle singole circoscrizioni e recupero dei voti residui nel collegio unico regionale. A tal fine il territorio della Regione e' ripartito in circoscrizioni elettorali che corrispondono alle province. E' previsto - conclude - l'attribuzione del premio di maggioranza".


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