Paola Concia e la volgarità dei Vanzina: "La parola 'recchione' brutta e atavica"

30 Marzo 2011   22:42  

"'Ricchione' è una parola brutta e atavica, che suona come una bestemmia in bocca a coloro che dovrebbero proporsi come un modello positivo per tutti i cittadini, nessuno escluso". Anna Paola Concia, deputato Pd e simbolo del movimento omosessuale, non gira intorno alle parole, come sempre, stavolta per censurare una frase dell'ultimo film dei fratelli Vanzina che, denuncia, "ci riporta indietro di molti anni, quando la Polizia era poco sensibile alla questione delle discriminazioni subite dalla comunita' Lgbt".

Non di sola finzione cinematografica si tratta, sottolinea la deputata Pd, perche' "conosciamo bene l'importanza che il cinema ha nel veicolare messaggi, soprattutto alle nuove generazioni".

La Concia, relatrice della proposta di legge contro l'omofobia e la transfobia, sottolinea dunque che "le poliziotte e i poliziotti italiani sono molto diversi rispetto al modello descritto nel film 'Sotto il vestito niente' e sanno bene che il valore piu' importante per un servitore dello Stato e' il rispetto verso tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale".

"I Vanzina, per il loro prossimo film - suggerisce - prendano esempio dal Capo della Polizia, Antonio Manganelli, che tanto ha fatto e continua a fare sul tema della lotta contro l'omofobia e la transfobia".


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