Paolo Borsellino, 19 anni fa la strage. Fini: "Politica decisiva nella lotta alla mafia"

"La singolare dedizione, la volontà di sconfiggere la criminalità organizzata, il cammino di legalità, la passione civile di Paolo Borsellino, devono essere esempio e insegnamento di legalità e democrazia, soprattutto per le giovani generazioni". Sono le parole di Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, nel giorno del XIX anniversario della strage di Via D'Amelio a Palermo, dove persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. "A loro va la riconoscenza e la gratitudine - conclude Nencini - per aver sacrificato la propria vita nel difendere i più alti i valori dello Stato".

Era il 19 luglio del 1992 quando Paolo Borsellino, dopo avere pranzato con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, si mise in macchina per andare da sua madre, che abitava in via D'Amelio, a Palermo. Ad attenderlo c'era una Fiat 126 con circa 100 chili di tritolo. Una strage messa a segno 57 giorni dopo quella in cui perse la vita il suo amico e collega Giovanni Falcone.

A Pelermo stamattina il ricordo di quella strage, di quella perdinta incollmabile. Critiche allo Stato sia dal movimento delle Agende Rosse con lo striscione provocatorio "No corone di Stato per una strage di Stato", sia dal figlio di Borsellino,  Salvatore: "Sono qui perchè ancora non è stata fatta giustizia e non è stata fatta luce sulla verità",
A loro ha replicato il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Sono qui perchè sono alla ricerca della verità, altrimenti non sarei venuto.
In prima linea a commemorare Paolo anche il fratello Maurizio.

Con il giudice morironi i cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Fini è intervenuto nell'aula magna del palazzo di giustizia di Palermo. "Nella battaglia contro la criminalità organizzata - ha aggiunto  - quello politico è un fronte decisivo. È un fronte che passa sia per l'attività di governo e per quella legislativa sia per la forza di mobilitazione dell'opinione pubblica. Passa soprattutto per la capacità degli stessi partiti di fare pulizia al proprio interno eliminando ogni ambigua zona di contiguità con la criminalità e il malaffare".