“Basta perdere tempo, D’Alfonso sia credibile e rispetti i suoi impegni con gli elettori”
Alla vigilia del prossimo appuntamento nazionale, uno degli ultimi, per il varo del Parco Nazionale della Costa Teatina, il presidente Luciano D’Alfonso ha nuovamente convocato i sindaci dei Comuni interessati, questa volta insieme al vice presidente nazionale dell’ANCI, nonché sindaco di Chieti, avv. Umberto Di Primio.
Questa ennesima riunione, prevista per il pomeriggio di martedì 6, dimostra ancora una volta i tentennamenti di D’Alfonso e della sua maggioranza nei confronti di un Parco Nazionale che gli abruzzesi hanno pubblicamente richiesto a gran voce, a cominciare dalla grande manifestazione del 13 aprile 2013 a Pescara, alla quale l’attuale presidente della Regione ha tra l’altro personalmente partecipato.
D’Alfonso ha messo tra i suoi impegni elettorali la concretizzazione di un’area protetta attesa ormai da 15 anni ma evidentemente a quegli impegni, più volte ribaditi anche in tempi recentissimi, gli è difficile dare seguito concreto, prigioniero com’è di una maggioranza eterogenea e tenuta insieme da qualcosa di certamente diverso e che anzi neppure somiglia a una visione politica e programmatica unitaria del futuro dell’Abruzzo.
Di fronte ai suoi tentennamenti WWF e Legambiente si appellano al vice presidente dell’ANCI Di Primio perché metta in primo piano non le richieste di alcuni dei suoi colleghi (legati a resort e vecchie politiche economiche), rappresentanti pro-tempore del territorio, ma della stragrande maggioranza di coloro che in quei territori vivono e operano e che chiedono di avere una occasione di rilancio vero dell'economia green di tendenza mondiale, attraverso appunto la creazione del Parco Nazionale della costa teatina, volano per il rilancio di un territorio da troppi anni avvolto in una profonda crisi dalla quale si potrà uscire soltanto voltando finalmente pagina.
A Luciano D’Alfonso WWF e Legambiente chiedono invece di essere "credibile" e di cominciare finalmente a rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e in base ai quali gli elettori lo hanno scelto.
Alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Ambiente e alla stessa Presidenza della Repubblica WWF e Legambiente chiedono infine di volare alto e di dimostrare una dignità, una coerenza e una capacità di guardare al futuro che purtroppo a livello locale a dir poco scarseggiano.