Patto per lo sviluppo: per i sindacati è inutile

15 Settembre 2011   20:42  

"La Giunta Chiodi e' del tutto inadeguata ad affrontare la difficile situazione in cui versa la nostra Regione. Il patto per lo sviluppo e' uno strumento inutile e inefficace perche' non c'e' da parte di chi governa la regione una idea strategica dello sviluppo sulla quale lavorare ed e' questa, ormai, una opinione diffusa e generalizzata.La stessa reazione, nervosa e, a volte, inutilmente arrogante, del Presidente Chiodi, alle numerose critiche rivoltegli e' prova della sua inadeguatezza".

Lo afferma in una nota, il segretario provinciale della Cgil-Filctem, Domenico Ronca. "Il Presidente della Giunta - afferma ancora il sindacalista - sfugge al merito delle questioni e fa affermazioni come: "l'abruzzo andra' avanti anche senza la Confindustria" assolutamente fuori luogo poiche' con l'associazione alla quale aderiscono le aziende che sono il nerbo del tessuto industriale, che nella provincia di Pescara sono Fater, Brioni, Wassermann, Dayco, Solvay e tante altre si puo' dialogare, confliggere, scontrarsi, interloquire ma non tenerne conto. Il Presidente Chiodi e' costretto a dire di se stesso che "fa gli interessi degli abruzzesi" perche' non trova nessun'altro che lo dice, ma, al contrario, si sta generalizzando l'opinione opposta: e cioe' che questa Giunta non riesce a fare gli 'interessi degli abruzzesi. In piu', come tutti quelli che non hanno argomenti, il Presidente Chiodi arriva all'insulto gratuito alla CGIL che, a suo dire, saprebbe solo fare "l'interesse corporativo della propria organizzazione".

Gli interessi corporativi della CGIL, a migliaia, - ha detto ancora Ronca - hanno riempito le piazze del nostro Paese, tra cui Teramo il 6 Settembre scorso, e a questi Chiodi dovrebbe delle risposte che non siano le banali affermazioni demagogiche alle quali ci ha abituato, risposte, soprattutto alle richieste che la nostra categoria sta facendo da tempo non ricevendo alcun ascolto. E siccome siamo testardi e determinati riproponiamo le nostre richieste e attendiamo fiduciosi non senza ricordare che se entro Settembre non avremo risposte avvieremo le doverose iniziative di mobilitazione e di lotta: Che idea si sviluppo ha questa Giunta Regionale e quale ruolo ha l'industria nella nostra Regione e in provincia di Pescara?; che iniziative ha in mente per la bonifica e la reindustrializzazione di Bussi e della sua area, quali sono le risorse disponibili e quanto ancora dobbiamo aspettare per avviare una interlocuzione con i soggetti economici interessati?; come spendiamo le risorse per l'innovazione? rispetto a quali progetti? come promuoviamo il "made in italy" e il "polo dell'alta moda della zona Vestina" rispetto alle quali stanno crescendo attenzioni sempre maggiori di investitori stranieri? Su questi argomenti risponda il presidente Chiodi se vuole farci ricredere sul giudizio, che non e' solo nostro, rispetto alla sua inadeguatezza.

Intanto, l’unità di crisi cerca nuovi insediamenti: nello scorso mese di giugno, a L'Aquila, i componenti del Patto per lo Sviluppo hanno formalmente istituito l'Unita' per le Aree e le situazioni di Crisi che e', insieme alla Consulta regionale per lo sviluppo, uno degli strumenti principali per l'attivazione del Patto stesso. Mentre la Consulta, che e' costituita dai rappresentanti designati dai firmatari del documento, provvede ad individuare le priorita' e le tematiche di intervento per il rilancio dell'Abruzzo, l'Unita' di Crisi e' l'Organismo, a composizione ridotta, di interlocuzione con i Ministeri e le parti sociali per la governance dei territori e delle aziende abruzzesi in difficolta' economica e occupazionale.

L'Unita' di Crisi vuole di fatto anticipare le crisi aziendali, al fine di gestire le soluzioni in maniera efficace e preventiva. E' un Organismo regionale tecnico indipendente, ma strettamente collegato alla Consulta, composto dagli assessori regionali Alfredo Castiglione (Sviluppo Economico), Paolo Gatti (Politiche Attive del Lavoro) e Mauro Di Dalmazio (Energia e Ambiente), da esperti economisti, da un componente delle Associazioni sindacali, da un delegato delle Associazioni datoriali, da un rappresentante del Sistema del Credito e da Abruzzo Sviluppo SpA che, su indicazione della Regione, coordina tutte le attivita' connesse al Patto in qualita' di Segreteria tecnica. A breve, inoltre, sara' designato tra i componenti dell'Unita' anche un rappresentante dei Poli d'Innovazione.

L'Unita' analizza, di volta in volta, le opportunita' di riallocazione e riconversione di aziende o gruppi di aziende in fase di dismissione, liquidazione o cessazione per evitare la dispersione del capitale materiale e umano della regione. Attenzione particolare viene riservata, da quest'Organismo, alle aree interne, al fine di consentire una omogenea programmazione strategica territoriale, attraverso un unico modello di sviluppo insieme alle zone costiere. Dopo aver preso in esame le aree di crisi individuate in Abruzzo (Valle Peligna, Val Vibrata e Val Sinello, definite da apposite Delibere di Giunta, e la cosiddetta "area cratere", istituita con Delibera del Consiglio dei Ministri), nonche' le crisi aziendali per le quali sono aperti tavoli di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, attualmente l'Organismo si sta raccordando con gli attori istituzionali ed economici che operano nelle aree di riferimento per esaminare ed eventualmente aggiornare gli atti amministrativi, i percorsi istituzionali definiti e le azioni gia' intraprese. Nel corso dell'ultima riunione, svoltasi lo scorso 12 settembre, i componenti dell'Unita' di Crisi hanno avviato un percorso di condivisione con il territorio per individuare progettualita' e nuovi insediamenti industriali che possano beneficiare dei Contratti di Sviluppo, il nuovo strumento agevolativo che intende favorire l'attrazione di capitali esteri e la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, in particolare nel Mezzogiorno, e che sara' operativo dal prossimo 29 settembre.


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