Patto sviluppo, Barca dà speranze all'Abruzzo: "Le idee ci sono, le risorse pure"

17 Aprile 2012   21:02  

"Non un elenco di richieste ma l'inizio di un ragionamento strategico sui punti piu' rilevanti". E' questo il parere espresso dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, al termine della riunione con la Consulta del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo. Dopo un lungo incontro con tutti i componenti della Consulta il ministro ha spiegato alla stampa che in alcuni casi si tratta di cose che "possono essere attuate attraverso una accelerazione di fondi che sono gia' nella disponibilita' della Regione e in alcuni casi si tratta da parte del governo centrale di sbloccare gli ultimi fondi ancora disponibili, come per il Fas (sono disponibili risorse originariamente destinate ad altro) e noi nelle prossime due settimane libereremo questi fondi.

La novita' vera - ha commentato - sono le idee che vengono messe sul tavolo per queste risorse per cui e' venuta una forte domanda nei confronti dei servizi per l'inclusione sociale, per la cura per l'infanzia, per la cura degli anziani non autosufficienti e per la scuola. E' venuta una forte richiesta che riguarda complessivamente L'Aquila che viene percepita dalla regione non solo come un problema ma come una occasione di investimento pubblico, non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ricerca e l'innovazione".

Al ministro sono arrivate, nella riunione di oggi, anche "altre indicazioni che riguardano la strategia complessiva, la strategia infrastrutturale e la strategia portuale. E io - ha detto ancora Barca - ho indicato una piattaforma non logistica ma di ragionamento strategico che e' quella sul 2014-2020 che ci accingiamo ad avviare con queste regioni. Da questo punto di vista l'Abruzzo, grazie a questo Patto, e' un po' piu' avanti rispetto agli altri nell'avvio di un ragionamento strategico che ha effetto sia domani mattina che nel medio lungo termine".

ABRUZZO HA TRE RISORSE POTENZIALI MOLTO FORTI

"E' abbastanza impressionante come rispetto a molte altre regioni d'Europa, che hanno e si affidano solo a una grossa risorsa, questa regione mette in campo tre risorse potenziali molto forti: un settore industriale robusto, con intensita' di esportazione molto alta, il turismo - che ha possibilita' di crescere oltre i livelli attuali - e l'agricoltura. Credo che giocare queste tre carte sia l'asset di questa regione". Questo il parere espresso sull'Abruzzo dal ministro Barca.

ABRUZZO E' STATO FUORI DA GRANDI STRATEGIE

"Si sentono, in questa regione, le esigenze tipiche di un territorio che ha, anche e non solo, dei forti centri industriali e una forte domanda di conoscenza per ricerca e scuola. E poi ci sono le esigenze tipiche di aree molto attraenti dal punto di vista naturale che pero' non sono pienamente utilizzate". Queste le istanze che piu' caratterizzano la regione Abruzzo rispetto alle altre e che sono arrivate oggi al ministro Fabrizio Barca dalla Consulta del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo.

"Un'altra peculiarita' - ha detto il ministro - e' quella di una regione che avverte di non essere stata presente, in una certa fase del dibattito nazionale, nel ragionamento sulle grandi strategie e sulle grandi scelte e sente il bisogno di far valere le risorse che ha, con le necessita' che ne vengono, nel ragionamento strategico nazionale". Il riferimento era, ad esempio, all'Alta velocita' ai Corridoi europei.

CHIODI, SIAMO REGIONE CREDIBILE

"Nel prossimo periodo dovra' essere sbloccato oltre 1 miliardo 380 milioni per tutta l'Italia e una parte di questi fondi arrivera' anche in Abruzzo". Lo ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi al termine della riunione del Patto dello sviluppo con il ministro della Coesione territoriale.

"Naturalmente - ha proseguito il presidente - cercheremo di destinare queste risorse, di concerto con tutti i soggetti del Patto, verso iniziative che favoriscono processi di sviluppo. Ma in linea generale, possiamo dire che parte di essi andranno al Gran Sasso Institute, al campus dell'Automotive e ai progetti di innovazione. Si tratta di progetti a medio termine ma destinati a cambiare il volto dell'Abruzzo una volta realizzati". Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Regione ha ribadito che il documento programmatorio consegnato al ministro Barca "non e' una lista della spesa, come del resto ha confermato lo stesso ministro", ma che esso rappresenta "una sintesi importante e concordata tra tutti i rappresentanti della classe dirigenziale abruzzese".

"Il dato rilevante - ha aggiunto il presidente della Regione - e' l'alto livello di credibilita' del documento stesso, frutto della credibilita' che la Regione Abruzzo ha faticosamente riacquisito in questi ultimi tre anni. Il Governo crede ai nostri progetti - ha sottolineato - perche' siamo una Regione modello che ha risanato i conti pubblici e ha rimesso sul binario della correttezza e della regolarita' i conti della sanita'".

Ma il processo di sviluppo dell'Abruzzo "risente pesantemente anche dell'assenza della Regione stessa sui tavoli che anni fa decidevano la collocazione delle grandi opere infrastrutturali, dall'Alta velocita' ai Corridoi europei. E' un ritardo che rischiamo di pagare caro e per questo motivo il nostro obiettivo politico e' rientrare a pieno titolo in quei tavoli, prendendo parte a processi decisionali nazionali e europei importanti". Le strategia di sviluppo dell'Abruzzo si rivolgeranno anche verso la "Macro Regione Adriatica-Jonico, un'area di interesse economico di grande rilevanza".

Il Presidente ha confermato la notizia circolata qualche giorno fa secondo cui l'Abruzzo sara' leader-partner del Consorzio della Macro regione Adriatico-Jonico ai prossimi Open Days di ottobre a Bruxelles.

CHIODI: VOGLIAMO ESSERE NEI TAVOLI DELLE GRANDI STRATEGIE

"Quando si parlava di alta velocita', ma anche di altro, l'Abruzzo non era su quei tavoli, cosi' come non c'e' stato sui tavoli delle grandi strategie e dei Corridoi". Lo ha fatto notare il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso della conferenza stampa tenuta con il ministro Barca. Al loro fianco anche Camillo D'alessandro, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che ha partecipato ai lavori.

"Con il Pd - ha fatto notare Chiodi - abbiamo sostenuto, in un documento unitario, che l' Abruzzo deve rientrare su questi tavoli con delle proposte. L'Abruzzo vuole esserci, su quei tavoli, e puo' esserci perche' ha dimostrato di partecipare a quel percorso di risanamento che lo Stato sta cercando di portare a termine".

D'alessandro ha parlato di "una giornata importante perche' il cantiere di tante cose si e' aperto e si e' parlato di cio' che l'Abruzzo e' e vuole essere. Siamo fuori, per scelte datate, dai Corridoi europei e dalla previsione della velocizzazione della dorsale adriatica. Siamo in una sorta di non territorio e abbiamo avanzato l'idea - ha spiegato - di un sub corridoio nazionale che si colleghi a quelli europei".


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