"Se l'Abruzzo rischia di non vedere approvato il bilancio entro fine anno questa e' responsabilita' esclusivamente del Presidente Chiodi". Lo sostiene il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro. "In una Regione normale - prosegue D'Alessandro - un bilancio sarebbe dovuto arrivare in aula almeno un mese fa, da noi arriva il 28 dicembre e cosi' Chiodi cerca, sull'altare delle altrui responsabilita', di coprire la sua incapacita'. Cosa ha fatto la Giunta in tutto questo tempo? Annunciare o paventare le sue dimissioni rappresenta l'unico modo per tenere una maggioranza che non c'e' piu', non ha piu' nessun argomento. Il bilancio presentato da Chiodi - aggiunge il Capogruppo del PD - conduce l'Abruzzo alla celebrazione del suo funerale. Un bilancio ragionieristico fatto della sommatoria di zero sui capitoli essenziali: su attivita' produttive e politiche sociali che significa inibire ogni possibilita' di ripartenza e di tenuta sociale della nostra Regione".
"Se i tanti zero - spiega D'Alessandro - permanessero per tutto il 2011 significa chiudere i battenti. Per tali motivi proporremo misure diverse che rimettano in moto l'Abruzzo. In Abruzzo con Chiodi e' tornato il partito dei 'tacchini', quelli che non vogliono anticipare il Natale su riforme e scelte coraggiose. Con gli zero non si programma dobbiamo recuperare risorse da un lato con i veri tagli, non quelli sulla gente, ma su enti e societa', tutte commissariate e nessun riformata. A tal fine - osserva D'Alessandro - proporremo nella finanziaria: fusione delle societa' dei trasporti (Gtm, Atrpa e Sangritana) le economie rivenienti compenseranno in parte i tagli ai trasferimenti per cercare di garantire una minima tenuta dei trasporti pubblici locali (per anziani e studenti; fusione dei tre Enti di ricerca esistenti sull'Agricoltura per farne uno solo e che funzioni (Crab, CotiR,CriveA); acquisizione dell'ARA (associazione regionale allevatori, finanziata dalla Regione) da parte dell'Arssa; riforma dei Consorzi Industriali. Riforme queste che da sole potrebbero garantire il finanziamento delle politiche sociali della nostra Regione. Inoltre - conclude D'Alessandro - a tale azione di riduzione della spesa va affiancata una vera volonta' di generare altre risorse a partire dalla vendita immediata degli immobili (101 milioni di Euro) gia' previsti nella legge D'Amico, della scorsa legislatura, a cui vanno aggiunti altri immobili da valorizzare e vendere.A tal fine il PD propone, sulla scorta di altre esperienze di altre Regioni, la costituzione di una societa' snella, una societa' patrimonio, della Regione, per valorizzare e dismettere tutto il patrimonio immobiliare il cui ricavato dovra' obbligatoriamente essere destinato a finanziare le politiche di sviluppo della regione, in particolare prevedendo un apposito capitolo denominato "Vertenza Abruzzo", le cui misure saranno condivise nel tavolo con le parti sociali".