Pescara: dragaggio a rilento, la marineria blocca l'Asse

Clamorosa protesta contro l'insabbiamento

04 Marzo 2011   10:53  

Protesta clamorosa della marineria di Pescara che questa mattina e' scesa in piazza bloccando ingresso e uscita dell'asse attrezzato per protestare contro le modalita' con cui si sta portando avanti il dragaggio del fiume Pescara e del porto canale che, essendo insabbiato, e' pressoche' inaccessibile.

Scortati dalle forze dell'ordine hanno percorso a piedi la rampa che porta a piazza Italia dalla riviera Sud della citta', dove si sono fermati.

Per Riccardo Padovano, proprietario di una barca che ha gia' provveduto a spostare al porto di Ortona, la situazione, gia' difficile, si e' aggravata con il maltempo dei giorni scorsi.

Sulla rampa dell'asse attrezzato, all'altezza di piazza Italia, e' arrivato il sindaco Luigi Albore Mascia. Altissima la tensione tra gli operatori, che hanno annunciato al primo cittadino di voler attuare proteste "ancora piu' eclatanti", a giorni.

Non sono disposti ad "attendere oltre", anche perche' domenica devono tornare a mare, vogliono sapere "la verita'" e chiedono se "c'e' intenzione di chiudere il porto" e se devono spostarsi "altrove", con le imbarcazioni, considerato che "qui non si entra piu'".

Non credono agli impegni presi fino ad oggi e ritengono che le istituzioni "se ne infischino. Parlate e basta - dicono al sindaco. Noi vogliamo i fatti". Questa mattina, prima di occupare l'asse attrezzato, hanno sistemato le barche al porto commerciale. Il sindaco sta spiegando le decisioni prese ieri durante una riunione in Capitaneria di porto finalizzata a far proseguire le operazioni di dragaggio, gia' iniziate, considerato che i fondi ci sono.

Mascia ha ammesso che "ci sono stati dei pasticci con la burocrazia, fino ad oggi. Vogliamo risolvere il problema, non solo per affrontare l'emergenza di oggi ma anche per il futuro. La competenza, pero', non e' del Comune". Sulla rampa c'e' anche il presidente della Camera di commercio, Daniele Becci.

Gli operatori della marineria chiedono alla Capitaneria di porto di modificare l'ordinanza che disciplina l'ingresso e l'uscita dal porto perche' e' troppo penalizzante e non agevola affatto le imbarcazioni. Vorrebbero parlarne direttamente con il comandante della Capitaneria, Pietro Verna, che e' stato invitato a salire sulla rampa ma non si e' presentato sull'asse attrezzato dove e' arrivato da poco un addetto della Capitaneria, Massimo Luciani.

Da lui e' partito un invito a mettere per iscritto le richieste, ma gli armatori non ne vogliono sapere di seguire la via del dialogo, e il braccio di ferro prosegue. E' indispensabile, dicono, avere risposte concrete sul dragaggio. Parlando delle "enormi difficolta' a lavorare" riferiscono di un episodio che si e' verificato martedi' notte, quando "e' stata sfiorata la tragedia in mare perche' le barche sono uscite nonostante il maltempo" e stavano li' li' per scontrarsi.

"Noi rischiamo la vita tutti i giorni", hanno urlato. In agitazione anche gli operatori di Di Properzio, che con questa situazione rischia "un danno economico enorme". Mentre il blocco degli ingressi e dell'uscita dell'asse attrezzato prosegue, il traffico di Pescara e' letteralmente in tilt.

La protesta della marineria di Pescara e' stata sospesa introno alle 13, quando sono stati riaperti gli ingressi e le uscite dell'asse attrezzato. Il sindaco Mascia ha spiegato piu' volte che prima di procedere con le successive fasi del dragaggio e' necessario attendere alcuni giorni perche' vanno prima effettuate le analisi sui fanghi, e si tratta di un passaggio imprenscindibile. Al momento, quindi, non si puo' far altro che attendere.


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