Pescara, è ora di cambiare la marcia

26 Ottobre 2016   10:34  

Sono ormai lontani i tempi in cui il Pescara dei sogni conquistava la serie B col suo calcio-champagne. Quel gioco, dettato da un maestro come Galeone, era riuscito ad accomunare giocatori forti in una corazzata invidiabile, capace di battere e surclassare le potenze calcistiche di allora. Erano altri tempi, era un altro calcio. Ma il Delfino aveva conquistato il maggior numero di vittorie in serie cadetta ed in rosa aveva il capocannoniere del campionato. Un certo Rebonato, poi venduto alla Fiorentina l'anno successivo, quello della stagione in massima serie (una delle sette).

La promozione diede quindi vita ad un biennio di permanenza in Serie A, dove Pescara visse forse il suo momento di massima espressione calcistica. 

In Serie B, insomma, i biancazzurri non hanno mai deluso le aspettative. Impossibile dimenticare la cavalcata di Zeman e del suo trio delle meraviglie (Verratti, Immobile e Insigne) che oggi, seppur in maniera distaccata, dispensa bel calcio in altre parti d'Italia e del mondo. Così come è impossibile dimenticare la passata stagione, dove Massimo Oddo, campione del mondo nel 2006 e pescarese doc, ha guidato ottimamente la sua compagine formata, come al solito, da giovani di ottime speranze. Ma come toccò Stroppa, che prese il posto di Zeman nel 2012, ora sta a lui guadagnarsi le pagine più importanti della storia pallonara, confermando il tanto sudato posto tra le prime 20 squadre d'Italia. Per quel ragazzo che indossò per la prima volta i panni di tecnico di Serie A (dopo esperienze vissute soltanto nelle categorie inferiori), le vicende non furono affatto semplici. Lo portarono ad un esonero prematuro che condusse sulla panchina della provincia abruzzese Cristiano Bergodi. A sua volta sollevato dopo qualche mese per far spazio a Cristian Bucchi. Una serie di cambiamenti, insomma, che non permise di generare il giusto slancio verso la salvezza finale. 

Quest'anno, forse, le sorti del Pescara di Oddo recitano un copione diverso da quello di quattro anni fa. Parlano di una squadra che ama giocare a calcio, che prova ad imporre la sua idea e non ha paura dell'avversario. L'unico difetto sta nella mancanza di concretezza che spesso non conduce ai sacrosanti tre punti. Ora, dopo il punto ottenuto nelle sfide con Chievo e Sampdoria, ma soprattutto dopo la pesante sconfitta rifilata dall'Udinese nell'ultimo turno, contro l'Atalanta guidata dal grande ex Gasperini, Oddo dovrà trovare l'algoritmo giusto per cambiare rotta. Gli esperti bookmakers inglesi, come ad esempio Sky Bet, che seguono con particolare attenzione la Serie A prevedono per questo match importantissimo un Pescara leggermente in vantaggio sui bergamaschi. I 7 punti finora incassati, insieme al quart'ultimo posto, non rispecchiano le potenzialità della rosa e le aspettative dei tifosi, che dopo tutti questi anni sperano di rivedere un Pescara simil-Galeone.  


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