Pescara: il Manthonè senza riscaldamento, scoppia la protesta

02 Dicembre 2010   11:25  

In classe con sciarpe e giubbotti.
Accade all'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Manthonè" di Pescara dove l'impianto di riscaldamento è fuori uso ormai da settimane.
Così, ieri è scattata la protesta da parte di centinaia di studenti, costretti a sopportare un disagio ormai non pù tollerabile, che si sono ritrovati davanti palazzo dei Marmi.
Da quando è iniziato l’anno scolastico, in un’ala dell’edificio i termosifoni non sono mai entrati in funzione e la temperatura minima non è mai andata oltre i 16 gradi, raccontano.
"In alcuni luoghi, come la presidenza e l’aula professori, i termosifoni funzionano bene - spiega Matteo Trabucco rappresentante di istituto - mentre nella parte restante dell’edificio sono spenti oppure restano tiepidi".
Com'è noto la temperatura minima dovrebbe essere di 18 gradi, mentre non si arriva a 16.
Fuori il palazzo della Provincia, il presidente Guerino Testa assieme all'assessore all’Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli, hanno incontrato una delegazione di studenti, prima di disporre un sopralluogo all'istituto da parte dei tecnici dell'ente.
Le caldaie avevano una piccola bolla d’aria che ne impediva il flusso di acqua calda e, dunque, il corretto funzionamento, hanno spiegato dalla Provincia.
L’intervento dell’amministrazione, giudicato "tempestivo" da Testa anche se lo si attendeva da mesi,  ha fatto rientrare la protesta. 


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