Pescara, il centrodestra compatto almeno in Provincia

30 Settembre 2010   10:11  

Votano compatti almeno al Consiglio provinciale, riunitosi ieri mattina, con la sola esclusione di Gianni Teodoro che si astiene, i consiglieri di centrodestra per il riequilibrio del bilancio 2010.  Sembra che il caso Montesilvano non abbia avuto effetti immediati sulla compagine amministrativa di Palazzo dei Marmi. Tiene la Giunta Testa nonostante i precari che portano avanti la loro battaglia e presidiano imperterriti atri e piazzali antistanti le sedi del governo provinciale, tiene nonostante i comuni più importanti, dichiaratamente allineati o vicini alla sua Giunta, abbiano subito pesanti battute d’arresto e vivano momenti difficili. A complicare il quadro di un clima di instabilità politica avvertito a tutti i livelli è la notizia delle indagini a carico del segretario generale dell’ente Fabrizio Bernardini, indagato per la vicenda ATO insieme al sindaco di Pianella Giorgio D’ambrosio e a due dipendenti dell’azienda.
Ma se passano senza troppi problemi, con votazioni quasi sempre unanimi, tutti  i punti all’ordine del giorno, ben 27, di cui molti riconoscimenti di debiti fuori bilancio, non sfuggono alcune dichiarazioni di voto, tra cui quella del consigliere Teodoro che sembrerebbero preannunciare scenari nuovi e equilibri diversi in seno al Consiglio.
Vota unitamente alla maggioranza anche il consigliere Vittorio Catone, presidente del Consiglio comunale di Montesilvano che ieri proprio nella votazione sulla stesso documento si era astenuto decretando di fatto, insieme al voto contrario dei dissidenti del PDL Tocco, Di Nicola e Cilli, la sfiducia a Cordoma e alla sua squadra. E’ notizia di qualche giorno fa che lo zio, l’onorevole Giampiero Catone è passato anch’esso con i finiani di Futuro e Libertà, così come da più parti si vocifera, stia per fare Gianni Teodoro, che in provincia potrebbe assumere addirittura la carica di capogruppo, e ad unirsi a lui sarebbero anche altri consiglieri che attualmente siedono nelle fila della maggioranza con la casacca PDL. Cordoma ha 20 giorni per ritirare le dimissioni presentate nel tardo pomeriggio di ieri, Teodoro invece rinvia il confronto politico all’interno della maggioranza e quindi un suo possibile voto favorevole a dicembre con il bilancio di previsione 2011, a patto che, come lui stesso ha intimato oggi senza mezzi termini alla Giunta Testa, ci siano proposte serie e non la stanca riproposizione di attività portate avanti negli anni senza sostanziali o innovative modifiche. Futuri sviluppi ci saranno dunque dopo le decisioni romane di queste ore.

(CF)


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