Pescara, la sconfitta di Avellino complica i piani play-off

04 Maggio 2015   11:27  

Tutto torna in discussione, per il Pescara, nell'ottica della rincorsa ad un posto nei pla-off per la promozione in Serie A, dopo la sconfitta in rimonta al "Partenio" di Avellino.

Un ko che ci può stare, per carità, specialmente se si guarda alla forza dell'avversario, ma non può non suscitare grosso rammarico nell'ottica del prossimo futuro, quando il Delfino sarà chiamato a difendere con tutte le proprie forze il sesto posto, che almeno per adesso deve condividere a pari merito proprio con i lupi irpini.

Il 3-2 finale, difatti, va inevitabilmente a rimettere in discussione il raggiungimento del traguardo minimo stagionale, pur sin qui condizionato da un torneo non esente da passi falsi. Fa ancora più male, poi, soffermarsi sul paradosso di una sconfitta giunta a coronamento di una prestazione decisamente positiva, quasi ottima nella prima ora di gioco, ma contraddistinta da numerose occasioni non sfruttate che avrebbero potuto imprimere tutt'altra svolta alla gara.

Paradosso nel paradosso, nelle ultime tre partite contraddistinte da altrettante vittorie per 1-0 i biancazzurri di Marco Baroni avevano giocato al minimo sindacale, senza strafare in avanti ma dimostrando un'invidiabile capacità di capitalizzare al meglio le scarse occasioni da rete.

Avrebbe potuto provare una gioia infinita, Stefano Pettinari, alla sua prima doppietta con la casacca del Delfino, ma le sue due reti (la prima, dopo soli 12', sembrava aaver dato il via ad una domenica di festa per gli adriatici), ma così non è stato.

La strada si è complicata, ma guai ora a perdersi d'animo: il destino è ancora nelle amni dei biancazzurri, e sabato all'"Adriatico" arriverà il Perugia dell'ex Andrea Camplone, per quello che sarà un nuovo spareggio play-off. I tre punti saranno d'obbligo, per scacciare i fantasmi e continuare a sognare.


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