Pescara, morte di Roberto Straccia: analisi sull'i-pod per risolvere il giallo

15 Maggio 2012   11:57  

Dopo le novità riguardanti l'autopsia sul corpo di Roberto Straccia e le analisi sul suo i-pod, la Procura di Pescara attende nuovi aggiornamenti per dare la propria versione dell'accaduto.

Facendo un passo indietro, dall'autopsia era emerso che nei polmoni del ragazzo non erano state rinvenute tracce della fanghiglia tipica del porto canale di Pescara nè le diatomoee, che sono le alghe tipiche del tratto di mare in cui Roberto sarebbe annaegato. Da ciò si eveincerebbe che il ragazzo potrebbe essere stato rapito e buttato in mare in una zona lontana dal porto di Pescara.

Le prime analisi sull'ipod, invece, hanno mostrato che l'apparecchio è rimasto attivo fino alle 17, arrecando quindi dubbi sull'ora del decesso.

A questo punto la Procura di Bari ha disposto nuovi accertamenti sull'i-pod del ragazzo.  Il pm barese, Baldo Pisani, è convinto che proprio dall'apparecchio elettronico del ragazzo possano arrivare importanti notizie per sciogliere il mistero che aleggia intorno alla morte di Roberto.

A questo punto è ipotizzabile anche una proroga delle indagini. "Ci sono una serie di accertamenti ancora in corso e consulenze tecniche da cui aspettiamo risposte" commenta  Lino Giorgio Bruno, procuratore aggiunto di Bari. "Se ci saranno forniti in modo tempestivo gli elementi tecnici e medico legali che abbiamo richiesto, non è detto che ci sia bisogno di prorogare le indagini, in caso contrario andremo avanti per altri sei mesi".


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