Pescara, nuovi casi di truffa del falso commercialista Bellini

21 Febbraio 2011   10:04  

Ne risultano già 60, sono cittadini truffati dal “generoso” falso commercialista che si offriva di pagare le tasse, per intascare i loro soldi, Giacomo Bellini, i cui danni causati sfiorano il milione di euro. Nella lista dei truffati c'è di tutto. Anche non abruzzesi, che si sono affidati al sedicente commercialista per diversi affari semplici, ritrovandosi senza nulla in mano e con enormi debiti. Indiscrezioni sostengono che ora Bellini sia fuggito all'estero.

Bellini dovrà rispondere di appropriazione indebita e truffa. Nei suoi confronti i carabinieri hanno proceduto ad aprire delle indagini segnalandolo alla Procura della Repubblica. E’ stato l’ufficio tributi del comune di Pescara a sollevare giorni fa il caso dopo che alcuni contribuenti si erano visti recapitare avvisi di pagamento per versamenti ICI che, a loro dire, dovevano essere stati effettuati da tempo dal presunto commercialista.

Quello che è emerso sono ricevute di pagamento con timbri falsi, ricevute che il consulente avrebbe consegnato facendo credere che i pagamenti fossero stati effettuati regolarmente.
Da parte sua il Bellini respinge ogni addebito dichiarando di essere stato lui truffato dai clienti, ammettando però di non essere dottore commercialista . Belliniha raccontando di avere una laurea in Scienze economiche e di essere intermediario abilitato dalla Agenzia delle entrate. Tutte circostanze ora dovrà essere chiarito.

Un nuovo caso viene raccontato dal quotidiano Il Centro e riguarda due fratelli che avevano in gestione una pizzeria, Giustino e Francesca Giorgini, che si ritrovano ora un debito di 22mila euro. “Nel 2003, quando aprimmo al pizzeria” racconto Giustino Giorgini “ci venne presentato, come commercialista, Giacomo Bellini. Si sarebbe occupato di tutto: pagare le tasse e tenere in ordine le scritture contabili. Accettammo e versammo migliaia di euro in contanti per le sue consulenze e per effettuare i pagamenti dovuti.” Fino al 2004 tutto andò bene. Ma quando i due fratelli cessarono l'attività, secondo il racconto dei due, cominciarono ad arrivare cartelle esattoriali per mancati pagamenti di imposte e contributi per migliaia di euro. Bellini rassicurò i fratelli Giorgini, affermando che “trattava delle solite cartelle pazze inviate dagli uffici e che i pagamenti non erano dovuti. Si prese l’incarico di far annullare quelle cartelle.” I due presto scoprirono, da una altro commercialista, che le tasse non avrebbero nemmeno dovute versarle e che comunque, di fatto, le cartelle esattoriali non furono cancellate.

Le richieste ora sono diventate iscrizioni a ruolo definitive e i due fratelli si ritrovano un debito da pagare di 22mila euro. “Siamo disperati” raccontano al quotidiano Il Centro “io e mia sorella siamo senza lavoro e non sappiamo come pagare tutti questi soldi”. Entrambi hanno presentato denuncia alla finanza. Indiscrezioni sostengono che ora Bellini sia fuggito all'estero.


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