Pescara: per i pescatori si profila la cassa integrazione

15 Marzo 2011   10:12  

Porto in panne, lavoratori che ne pagheranno le conseguenze. Arrabbiati, delusi, e impossibilitati a lavorare i pescatori di Pescara, dopo le pesanti modifiche alle tecniche di pesca, oggi fanno i conti con un porto insabbiato e per loro si profila la cassa integrazione. Di questa possibilità si parlerà oggi alle 15.30 alla Camera di commercio, durante la riunione convocata dal Forum dell’economia e dello sviluppo.

L'incontro arriva dopo quello del 1° marzo tenutosi all'assessorato al lavoro della Regione, che verteva su crisi del settore e del territorio, determinata proprio dalla paralisi allo scalo adriatico. Alla riunione di oggi è stato invitato Giuseppe Sciullo, dirigente della direzione Politiche attive del lavoro della Regione.
Allo studio attuale sono “strumenti in deroga al sostegno del reddito del settore marittimo portuale”. La riunione di oggi potrebbe anche essere l'occasione per parlare di dragaggio, soluzione per la salute del porto, ma che per i lavoratori richiede troppo tempo. I lavori, a quanto sembra, dovrebbero ripartire lunedì mattina, da scavare ci sono ancora 20mila metri cubi di sabbia ma i lavori che partiranno potrebbero essere insufficienti per riportare il porto canale a condizioni di navigabilità.

L'intervento che sembra essere risolutivo è quello su cui insiste il commissario Adriano Goio, con interventi radicali e definitivi, attraverso un intervento che consenta lo spostamento della canna del porto canale per consentire al fiume di defluire naturalmente in mare. Intanto il provveditorato alle Opere pubbliche ha già sollecitato la Regione ad inviare una richiesta al ministero dell’Ambiente per far inserire il porto e il fiume di Pescara nel programma straordinario Cipe di riassetto idrogeologico.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore