Pescara ricorda il bombardamento del 31 agosto 1943

31 Agosto 2011   09:57  

"Saranno dieci rintocchi di campana a ricordare il primo drammatico bombardamento di Pescara, il 31 agosto 1943, quando una pioggia dal cielo lanciata dai B-24 del 376° Bombardment Group dell’aeronautica americana devastò l’intero centro cittadino, portando morte e distruzione in via Nicola Fabrizi, via Firenze, radendo al suolo anche il Palazzo del Governo.
Sono ancora tanti i figli e i parenti di coloro che caddero sotto quella pioggia o che ne sopravvissero serbando per sempre quell’incubo e che ancora oggi vivono quella data con emozione e turbamento.
Con la nostra iniziativa intendiamo condividere quell’emozione e quel ricordo, pensando ai nostri tanti caduti". Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il vicesindaco Berardino Fiorilli.

"Pescara – hanno sottolineato Mascia e Fiorilli – ha subito nella sua storia quattro pesanti bombardamenti nel pieno della seconda guerra mondiale. I primi due, il 31 agosto e il 14 settembre del 1943 furono i più devastanti, gli ultimi due, il 17 e 20 settembre, servirono solo a terminare un’opera di distruzione ormai già effettuata, quando la città era ormai quasi deserta con migliaia di cittadini sfollati nelle campagne vicine.

L’obiettivo degli alleati era quello di penetrare su Pescara per raggiungere agevolmente Roma percorrendo la via Tiburtina e l’attacco fu ordinato dal generale Montgomery per colpire in modo decisivo le linee di rifornimento dell’esercito tedesco che faceva uso della linea ferroviaria. L’attacco del 31 agosto avvenne alle 13.20 in punto, un caldo pomeriggio d’agosto, quando tanti cittadini erano in spiaggia.

I bombardieri B-24 dell’aeronautica militare giunsero dal mare, senza dare ai cittadini il tempo per mettersi al riparo, e sganciarono contro il centro le proprie bombe con un attacco devastante. In pochi minuti vennero rase al suolo le aree comprese tra via Nicola Fabrizi e via Firenze, come via Roma, e il Palazzo del Governo che in quegli anni ospitava il presidio militare. In quel momento non venne colpita la stazione ferroviaria e nell’attacco del 31 agosto morirono almeno 1.600-1.900 persone.

Il secondo attacco arrivò il 14 settembre, mirato, questa volta, alla stazione con 37 bombardieri che lanciarono 341 bombe ad alto potenziale esplosivo distruggendo completamente magazzini, scali merci e depositi di rifornimento della stazione, una strage di ben 2mila persone.

Pescara ricorderà la prima tragedia, il primo bombardamento sulla città: alle 13.20 in punto la campana della torre civica del Palazzo comunale e la campana della Cattedrale San Cetteo, grazie alla disponibilità manifestata dall’abate Don Giuseppe Natoli, risuoneranno dieci rintocchi in memoria della tragedia e dei caduti. In tutti gli uffici invitiamo i cittadini a osservare un minuto di silenzio in ricordo di quel dramma.

Per il 14 settembre invece l’amministrazione sta già preparando la tradizionale cerimonia presso il muro di cinta della vecchia stazione ferroviaria con le scuole e la città".


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