Pescara, si analizza il Dna sullo scaldacollo che potrebbe essere dello studente scomparso

22 Dicembre 2011   10:48  

Nell'ambito delle ricerche di Roberto Straccia, il 24enne di Moresco (Fermo) di cui si sono perse le tracce una settimana fa, i carabinieri del Reparto Operativo di Pescara faranno ricorso anche all'esame del Dna su uno scaldacollo che e' stato trovato nei giorni scorsi sul lungomare Sud di Pescara e che potrebbe appartenere proprio al giovane.

Oggi i militari dell'Arma hanno eseguito un tampone salivare sul padre e sulla madre dello studente universitario per poi procedere alla comparazione del Dna con lo scaldacollo. A detta degli amici di Roberto questo indumento apparterrebbe proprio a lui. Sara' il Ris ad occuparsi di questo accertamento e sara' seguita la corsia prioritaria. Ieri, nel corso delle ricerche, e' stato trovato un mazzo di chiavi (dai cani arrivati da Foggia che si sono mossi all'interno della pineta dannunziana) ma si esclude che appartenga a Roberto Straccia.

Oggi le ricerche proseguiranno nell'area della pineta e toccheranno una zona inaccessibile e impervia della riserva, e proprio per questo e' stato chiesto il coinvolgimento della Protezione civile.

Dall'Arma il colonnello Giovanni Di Niso assicura che le ricerche proseguiranno e se necessario saranno ampliate per individuare Roberto Straccia. Quanto alla testimonianza dell'uomo che lavora nel parco e che avrebbe visto il giovane vivo venerdi', viene presa in considerazione nell'ambito delle indagini.


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