Piano regolatore portuale: unica soluzione all'insabbiamento del porto pescarese

11 Agosto 2011   09:03  

“L’amministrazione comunale di Pescara è perfettamente consapevole del fatto che l’unico modo per risolvere in modo definitivo l’attuale emergenza del porto canale, afflitto dal costante insabbiamento dei fondali, è quello di puntare sul Piano regolatore portuale. Allungare lo scalo commerciale, costruendo una nuova darsena, è l’unica maniera per garantire agli operatori della pesca e del turismo una struttura sempre agibile. Per tale ragione già dallo scorso marzo abbiamo attivato le procedure amministrative per la sua redazione e approvazione: ora la pratica è nelle mani del Ministero per la Valutazione dell’impatto ambientale, e della Regione Abruzzo per la Valutazione ambientale strategica, Regione e Ministero che a breve dovranno riconsegnarci i due faldoni per consentirci di chiudere il fascicolo entro novembre 2011 e portare il progetto in Consiglio comunale”. Lo ha detto l’assessore alle Problematiche portuali Vincenzo Serraiocco in riferimento alle ultime iniziative assunte da Comune, Regione e dal Commissario Testa circa la risoluzione del ‘caso’ dragaggio’.

“La vicenda del nostro porto – ha sottolineato l’assessore Serraiocco – riveste una primaria importanza per la nostra amministrazione comunale, così come il Piano regolatore portuale che, al di là delle singole emergenze, rappresenta l’unica vera risposta alle esigenze della marineria e degli imprenditori portuali della città. Il nostro obiettivo è quello di portare avanti l’iter amministrativo, inevitabilmente lungo e macchinoso, per l’attuazione del Piano regolatore portuale intercettando gli investimenti non solo del Comune, ma anche degli altri attori, ossia Regione Abruzzo, Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture e fondi comunitari. Il primo passo è stato l’approvazione del Rapporto ambientale preliminare, avvenuto mesi fa, un atto propedeutico che ci conduce su due strade divise: la redazione della Vas e della Via, due valutazioni che fanno parte integrante del Piano regolatore portuale. La Vas, in particolare, è l’analisi preliminare, detta anche scoping, che, attraverso un processo partecipativo che coinvolge le Autorità con Competenze Ambientali (le Aca), ha lo scopo di definire i riferimenti concettuali e operativi attraverso cui effettuare la stessa valutazione ambientale. Il Rapporto preliminare è stato redatto dalla Società incaricata Med Ingegneria Srl, coordinata dal professor Noli, proprio per lo svolgimento della fase di scoping, al fine di definire il livello di dettaglio, la portata delle informazioni da produrre ed elaborare, le metodologie da adottare per l’analisi ambientale e la valutazione degli impatti del Piano. Il Rapporto è stato ora trasmesso all’Autorità marittima di Pescara che, una volta acquisito, lo ha inviato alla Regione Abruzzo la quale deve ora avviare le consultazioni con le Autorità con Competenza ambientale. Le Aca consultate dovranno inviare entro 45 giorni i propri contributi scientifici e le eventuali osservazioni alla Regione, osservazioni che poi dovranno essere controdedotte, recepite o respinte dal Comune di Pescara di concerto con la stessa Regione e con l’Autorità Marittima. Quindi il Comune di Pescara dovrà redigere il Rapporto definitivo che andrà a costituire parte integrante del Piano regolatore portuale. L’Autorità marittima, acquisito il rapporto dal Comune, lo trasmetterà alla Regione Abruzzo che resterà a disposizione delle Aca mediante deposito per 60-90 giorni. La stessa Regione Abruzzo esprimerà il proprio parere motivato entro 90 giorni dalla scadenza dei 60 giorni di pubblicazione e il Comune di Pescara provvederà, ove necessario, alla revisione del Piano alla luce del parere motivato espresso, che sarà recepito e nuovamente pubblicato dalla Regione sul Bura. Nel corso dell’ultimo vertice della Task force ambientale è emersa però – ha proseguito l’assessore Serraiocco – la possibilità che Vas e Via seguano due percorsi paralleli che potranno camminare di pari passo; mentre la Vas ha una competenza regionale, la Via ha infatti una competenza nazionale, facendo capo al Ministero dell’Ambiente. Il nostro obiettivo è completare i due percorsi amministrativi entro il prossimo novembre per poi passare alla fase operativa dell’investimento pari a 110milioni di euro che ovviamente realizzeremo per tranche dando priorità alla darsena pescherecci. Sinora la stessa progettazione è costata 609mila euro, di cui 409 mila euro finanziati attraverso la Regione e 200mila euro dal Comune. Tra l’altro tale intervento sarà parallelo anche alla redazione del Piano particolareggiato 4, relativo al Parco Fluviale, per il quale abbiamo costituito il gruppo di lavoro. Ovviamente mentre il Comune porterà avanti la procedura del Piano regolatore portuale, continueremo a seguire anche la problematica più impellente del dragaggio affidata al Commissario straordinario Guerino Testa”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore