Pietracamela, critiche all'amministrazione sul Piano di ricostruzione

20 Luglio 2012   20:08  

I Consiglieri del gruppo di opposizione appartenenti alla lista “Prati di Tivo, Pietracamela, Intermesoli”, Paolo Di Furia e Michele Petraccia, si dichiarano insoddisfatti delle risposte ricevute all’interrogazione, da loro presentata all’Amministrazione Comunale riguardante il Piano di Ricostruzione post sisma.

“A nostra precisa domanda sullo stato del Piano di Ricostruzione post sisma e, nello specifico, sulle motivazioni del notevole ritardo accumulato a riguardo della elaborazione e presentazione dello stesso e sul crono-programma dei prossimi interventi da intraprendere, Il Sindaco Antonio Di Giustino, ha risposto in maniera incompleta ed elusiva – dichiarano i Consiglieri – non riteniamo sufficienti le giustificazioni in merito alla completa situazione di stallo che si registra, su un argomento che sta a cuore alla totalità della cittadinanza e a tutti coloro che amano passare parte del loro tempo libero nel nostro Comune e che negli anni hanno deciso di investire acquistando una casa. Non è ammissibile giustificare le inadempienze proprie confrontandosi con situazioni peggiori.

Non tutti i Comuni del Cratere hanno la stessa importanza e vocazione turistica. Noi avremmo dovuto essere il fiore all’occhiello del Teramano. Invece l’attuale maggioranza si giustifica, in modo puerile, adducendo motivazioni inconsistenti. Il Comune di Pietracamela, alla data odierna, non ha neanche emanato il bando per la scelta dei professionisti che dovranno redigere il Piano di Ricostruzione, invece, a differenza del nostro, ben 11 Comuni del cratere, alcuni con dimensioni e problematiche simili alle nostre anche se non appartenenti alla stessa area omogenea, hanno già visto i loro Piani di Ricostruzione dei centri storici approvati e resi esecutivi e altri 35 Comuni li hanno già presentati.

Siamo dell’avviso che bisogna sempre confrontarsi e prendere esempio dalle Amministrazioni più virtuose e non perseverare nell’immobilismo adducendo la vecchia e inconsistente giustificazione del mal comune mezzo gaudio. La sopravvivenza del borgo di Pietracamela (facente parte dei Borghi più belli d’Italia) è fortemente legata a questo processo di ricostruzione. Nell’esprimere le nostre preoccupazioni per il prolungarsi dell’avvio della procedura siamo portavoce del pensiero di tanti proprietari di case, che già da tempo hanno provveduto ad unirsi nei consorzi che la legge prevede ma che si vedono impossibilitati ad iniziare i lavori per mancanza dello strumento urbanistico che il Comune di Pietracamela ritarda a fornire, arrecando, in questo modo, ulteriori danni all’economia locale già messa duramente alla prova.

Ad oggi risulta immaginabile che la tempistica per l’espletamento dell’intero iter burocratico consentirà i primi lavori a Pietracamela nella tarda primavera 2013. Per tutte queste motivazioni diffidiamo pubblicamente il sindaco di Pietracamela a voler intraprendere a strettissimo giro le azioni necessarie per giungere alla redazione del Piano di Ricostruzione. Inoltre sollecitiamo una risposta pubblica, alla nostra interrogazione sul tema, che indichi quali siano le azioni, ad oggi, intraprese, quali le motivazioni che ci hanno portato a questo ritardo e quali le azioni previste corredate da cronoprogramma d’intervento”.


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