Polemiche sui lavori a ridosso dell'ospedale di Pescara

13 Luglio 2011   09:38  

“I lavori di ripristino di via Monte Faito, a Pescara, nell’area a ridosso dell’ospedale civile, sono partiti lo scorso 28 giugno: l’Aca, che ha assunto l’incarico, ha provveduto in quattro giorni al rifacimento della condotta interrata, esplosa dopo l’ultimo acquazzone provocando l’implosione della strada stessa, e ha sistemato la parte in superficie con la breccia, opportunamente transennata per evitare interferenze con la viabilità urbana. Ora, prima di provvedere anche al rifacimento del manto d’asfalto, l’Aca stessa ha chiesto di poter attendere il completamento dell’ultima parte dell’intervento previsto a valle, in piazza Pierangeli-via Paolini, nell’ambito del DK 15, che, creando un collegamento alle condotte principali, dovrebbe evitare il ripetersi di allagamenti e dissesti in caso di pioggia. Comprendiamo il disagio dei cittadini, ma chiediamo loro collaborazione per consentirci di riparare a un danno causato dall’amministrazione precedente e di cui oggi paghiamo spese e conseguenze”. Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco replicando all’intervento odierno relativo a via Monte Faito.

“Il progetto DK15 – ha ricordato l’assessore Del Trecco –, redatto nel 2002 e finanziato dall’Ato, è indirizzato al disinquinamento del tratto terminale del fiume Pescara, attraverso la captazione di tutti gli eventuali scarichi. E’ però evidente che quella stessa linea ci permetterà di potenziare anche lo smaltimento delle acque meteoriche, intercettando le acque di prima pioggia, ossia le più inquinate, sino allo scarico. Sicuramente la situazione tra via del Circuito-piazza Pierangeli è notevolmente migliorata rispetto all’estate 2010 quando decine di operatori commerciali si ritrovarono con l’acqua sino alle ginocchia in occasione di due diversi nubifragi, con danni per migliaia di euro. Ma è altrettanto vero che nel corso dell’ultimo temporale, a inizio giugno, in piazza Pierangeli abbiamo di nuovo registrato un allagamento, determinato, come previsto, dal mancato completamento dei lavori iniziati nel settembre 2010. L’Ato ha infatti provveduto a realizzare un primo collegamento tra collettori, ma manca un ultimo tratto di allaccio. I lavori sono stati sospesi in inverno per alcuni problemi con un sottoservizio, un grosso cavo dell’Enel che solo ora, entro qualche giorno, verrà spostato. L’Ato aveva realizzato un bypass temporaneo che però, ovviamente, non è riuscito a contenere e assorbire tutta l’acqua caduta; non appena sarà stato spostato il cavo Enel, si potrà realizzare il collegamento tra il collettore che arriva da monte e quello che scarica nel fiume, tra l’altro senza disagi nella viabilità perché i lavori si svolgeranno nel giardino situato all’interno del recinto dell’ospedale civile. E proprio nel corso dell’ultimo nubifragio si è registrato il cedimento della strada in via Monte Faito, strada sprofondata per l’esplosione delle condotte. Per due settimane l’asse viario è stato parzialmente transennato e lo scorso giugno, nel corso del vertice con l’Aca, si è deciso che sarà la stessa Azienda a intervenire con le opere di ripristino del manto stradale. I lavori sono partiti il 28 giugno: le squadre dell’Aca sono arrivate in via Monte Faito, nel tratto di strada antistante il parcheggio-silos dell’ospedale civile di Pescara, e hanno iniziato a lavorare all’interno del tratto protetto dalle transenne, rimuovendo la parte di strada ancora esistente, provvedendo al ripristino di condotte e tombini e al rifacimento del massetto. Tuttavia l’Aca prima di provvedere al ripristino anche del manto d’asfalto, ha proposto di attendere la conclusione, ormai imminente, dei lavori in piazza Pierangeli, temendo, per ora, una nuova implosione in caso di una pioggia violenta. Ovviamente sarà nostra premura assumere contatti con l’Ato per accelerare i lavori in piazza Pierangeli, dove la vasca di accumulo prevista riuscirà a intercettare a valle tutta l’acqua proveniente da monte impedendo il reflusso e quindi che la pressione dell’acqua faccia esplodere i tombini e il manto stradale. Subito dopo  informeremo i cittadini della zona circa i tempi di ripristino delle opere”. In merito all’odierna “esibizione del Pd in via Monte Camicia – ha detto l’assessore Del Trecco – debbo constatare che il consigliere Blasioli, accompagnato dagli amici di partito, ha deciso di continuare nell’opera di demolizione dell’immagine della città. Da settimane l’amministrazione comunale sta effettuando lo sfalcio dei polloni e la manutenzione di tutte le aree verdi del territorio. In questi giorni peraltro stiamo completando le procedure d’appalto per i tre lotti della manutenzione del verde per il quartiere Porta Nuova, Castellamare e per Colli-Villa Fabio, al quale sono destinati circa 122mila euro. Dunque la nostra amministrazione non è né inerme, né priva di idee: la verità è che in ogni settore della macchina amministrativa ci vediamo costretti a porre rimedio agli errori, alle disattenzioni e ad anni di mancata cura della città. Dal centro-sinistra abbiamo ereditato non aiuole, ma savane mai gestite, non abbiamo ereditato parchi o giardini, ma giungle per le quali non è mai stato predisposto un progetto organico di manutenzione, parchi che abbiamo trovato in uno stato di completo abbandono. Fa dunque sorridere vedere oggi il consigliere Blasioli che, armato di scopa e paletta, faceva finta di tagliare le erbacce pur di rubare uno scatto: forse il consigliere Blasioli si sarebbe dovuto preoccupare delle aiuole e del verde di via Monte Camicia quando era assessore comunale. Tra l’altro è bene precisare che, subito dopo lo scatto fotografico, lo stesso Blasioli ha lasciato scopa e paletta e si è limitato a contattare la Attiva per completare le opere e provvedere allo smaltimento del verde”.

 


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