Politica contro imprese: pareri discordanti

06 Ottobre 2011   20:21  

"Nel primo trimestre 2011 l'economia abruzzese è cresciuta oltre la media italiana e l'export è salito del 21,2%. Ma non basta: gli industriali chiedono a tutti gli enti locali più determinazione e condivisione".

Inizia così l'approfondimento con il quale Tabloid, inserto di Panorama di questa settimana, ha voluto parlare del "caso Abruzzo", simbolo dell'Italia che vince. Per Tabloid, l'Abruzzo è una regione cardine nella quale "la ripresa c'è, ma la concordia no". Le ragioni della politica si intrecciano con quelle delle imprese, la soddisfazione del presidente Chiodi si accavalla con la cautela degli industriali e delle parti sociali. "Lo stato delle cose in Abruzzo è un pò come nel resto del paese: voglia di decisioni e bisogno di finanziamenti per crescere che si scontrano con una realtà difficile. E' su questo muro che è andato a sbattere il Patto per l'Abruzzo...La voglia di azioni rapide ha prodotto le prime crepe tra governo regionale e imprese, non più disposte a tollerare tempi lunghi o a sospirare la spesa di oltre 4 miliardi di euro per la ricostruzione del post terremoto ancora bloccati tra ritardi e procedure europee.".

Dalle parole di Mauro Angelucci ed Enrico Marramiero, presidenti degli industriali di Chieti e Pescara, emergono le difficoltà delle imprese abruzzesi. "La crisi è strutturale" dice Angelucci "però non è più tempo di scherzare. Abbiamo aperto la vertenza Abruzzo per costringere il governo a rispettare gli impegni. Aspettiamo invano da mesi un incontro a Palazzo Chigi".

"Bussi ha perso il polo petrolchimico, a Teramo la manifattura tessile soffre per la concorrenza cinese, aree come la Val Vibrata, la Val Peligna e L'Aquila sono in crisi e le grandi multinazionali sono alle prese con la crisi globale", aggiunge Marramiero.

Eppure, sottolinea Tabloid, in Abruzzo c'è tanto da fare: a partire dal campus tecnologico dell'Automotive di Atessa, passando per i confidi e per i poli tecnologici.

 Un'iniezione di orgoglio è quella che si auspica il presidente Chiodi, in una ampia intervista: "Abbiamo raggiunto molti traguardi e altri ne conseguiremo. Alle Confederazioni però consiglio di rendersi conto che i tempi sono cambiati: l'assistenzialismo non esiste più, è inutile piangere."

E sulle minacce di Confindustria di uscire dal Patto per lo Sviluppo, Chiodi commenta "Avevamo posto una condizione: non pianificare nulla a debito, per non gravare sulle future generazioni. Ritengo questo punto ancora imprescindibile, e chiedo a Confindustria di seguire e sviluppare progetti concreti come per esempio quello della filiera avanzata dell'automotive"


Spazio poi ai punti forti dell'economia e della cultura d'Abruzzo, definita "la regione da mangiare" per il gran successo dei suoi prodotti tipici e per l'export agroalimentare in netta crescita. Il turismo non è sfruttato come dovrebbe, sottolinea l'approfondimento targato Panorama: "si tratta di un territorio unico, che la regione si appresta a rilanciare in quanto brand"

E poi, le eccellenze imprenditoriali della regione: la Lord Manifatture, azienda leader del marchio Vitamina Jeans, con sede in Val Vibrata, passando per la Ponzio Sud, famosa per i prodotti metalici per l'edilizia, pronta a spiccare il volo verso Polonia e Russia. E poi ancora Del Verde, la Fe.Gi manifatture, l'abbigliamento di Zed.


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