E’ iniziata la corsa alla poltrona, ormai è noto che la regione Abruzzo riesce a pagare ancora mensilità e prebende da capogiro mentre le imprese chiudono e i lavoratori riescono ad andare avanti grazie agli ammortizzatori sociali. Molti politici, tradendo l’elettorato, hanno deciso di lasciare i propri incarichi per candidarsi alle prossime elezioni regionali.
Il presidente della Provincia di Pescara Testa e alcuni assessori Martorella, Ruggieri, la provincia di Chieti è stata decimata ben sei assessori si sono dimessi: Campitelli, D’Amario, Di Martino, Di Prinzio, Monaco, Petrucci, mentre per Teramo solo l’assessore Romandini si è dimesso.
I sindaci che hanno abbandonato i loro comuni sono Vallescura di Silvi Marina e Mastromauro di Giulianova.
Inizialmente anche il presidente aquilano Del Corvo aveva espresso la volontà di correre per la regione, ma forse lo scandalo rimborsi gli ha fatto cambiare idea oppure semplicemente l’apparato di partito ha puntato su altri candidati.
Un cittadino vorrebbe capire perché questi nomi, per cosa si sono distinti?
Quali battaglie hanno portato avanti?
Quali traguardi hanno raggiunto?
Quali sono i programmi?
Spulciando nel loro passato non ci sono imprese eroiche che li contraddistinguono, e ancora non vengono menzionati per nessun guinnes dei primati e allora è chiaro:
la politica è ancora una carriera, nonostante il Movimento 5 stelle stia portando avanti la sfida dei due mandati e poi tutti a casa.
Dall’altra parte il centro sinistra sta preparando le primarie e i nomi che sono spuntati sono una non sorpresa: Stefania Pezzopane (Pd), Luciano D’Alfonso (Pd), Franco Caramanico (sel) e Alfonso Mascitelli (Idv).
Insomma, anche per questa tornata, sembrerebbe che non ci siano novità, però va ricordato che nelle elezioni del 2008 ci fu un’alta percentuale di astensione.
In molti aspettano il Movimento 5 stelle, vedremo se riusciranno a candidare un presidente e dei consiglieri credibili che riescano a far tornare i cittadini alle urne.
Samanta Di Persio
